Il progetto fondato dal designer Umberto Palermo trasforma la visione in realtà produttiva, proponendo un modello di mobilità urbana elettrica sostenibile, interamente Made in Italy e attento alla rigenerazione dei territori
Riccardo Rossi
13 novembre - 18:57 - MILANO
Mole Urbana compie oggi un passo decisivo: con l'inaugurazione del nuovo stabilimento di Orbassano, il progetto fondato da Umberto Palermo diventa realtà produttiva. All'evento hanno partecipato le autorità locali, il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, rappresentanti delle istituzioni, partner industriali e membri del mondo accademico. L'incontro ha offerto una riflessione condivisa sul ruolo della manifattura italiana come motore di innovazione, sviluppo territoriale e sostenibilità. Progetti come Mole Urbana dimostrano come creatività, tecnologia e capacità produttiva possano integrarsi in un modello industriale replicabile, capace di valorizzare le competenze locali e rafforzare la competitività del Paese. Tra i presenti, oltre al ministro Pichetto Fratin, Umberto Palermo, presidente esecutivo di Mole Urbana e presidente di Up Design, e Cinzia Maria Bosso, sindaco di Orbassano, hanno sottolineato l’importanza di investimenti industriali capaci di rigenerare aree dismesse e creare posti di lavoro qualificati.
Le parole del ministro
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La presenza del ministro Gilberto Pichetto Fratin ha conferito all’inaugurazione un significativo valore istituzionale. "Il progetto Mole Urbana rappresenta un esempio concreto di transizione industriale italiana – ha spiegato il ministro – dove l’innovazione imprenditoriale trova spazio anche in territori periferici. Qui non si tratta solo di produrre veicoli elettrici, ma di valorizzare competenze, know-how e capacità produttiva nazionale". Pichetto Fratin ha inquadrato l’iniziativa nel contesto più ampio della politica industriale italiana: "L'Italia ha ancora una grande capacità produttiva, soprattutto nella componentistica automobilistica. Molti marchi possono essere stranieri, ma le auto restano spesso italiane. Difendere questo saper fare significa proteggere la flessibilità e la creatività che ci consentono di competere a livello globale". Secondo il ministro, Mole Urbana dimostra come la transizione ecologica non debba essere imposta dall’alto, ma possa nascere dalle competenze e dall’energia dei territori. Il progetto incarna quindi una visione condivisa: design italiano, mobilità elettrica e sviluppo sostenibile possono convivere in un modello industriale replicabile e concreto, capace di attrarre investimenti e stimolare innovazione.
Mole Urbana: un progetto sostenibile
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Umberto Palermo ha descritto lo stabilimento di Orbassano come una “nano-fabbrica”, capace di trasformare un’area industriale dismessa in un centro produttivo innovativo e sostenibile. “Abbiamo ripensato ogni fase della produzione – ha spiegato Palermo – riducendo emissioni di Co₂ e consumo d'acqua, e utilizzando materiali nobili e riciclabili come alluminio, acciaio inox, legno marino lamellare e Abs riciclato. L’obiettivo è creare veicoli utili, belli e realmente sostenibili, che rispondano alle esigenze di chi vive e lavora in città”. La filosofia di Mole Urbana punta a unire design, funzionalità e sostenibilità, offrendo una mobilità urbana etica e accessibile. Ogni microcar è progettata e costruita interamente in Italia, con una produzione locale, efficiente e circolare.
La gamma
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La gamma di microcar di Mole Urbana comprende undici modelli, pensati per rispondere alle diverse esigenze della mobilità urbana, dal trasporto familiare alla mobilità professionale, sempre con un occhio alla sostenibilità e alla qualità del design italiano. Ecco alcuni modelli della gamma Mole Urbana.
- 4Posti - È pensato per chi cerca spazio, praticità e comfort senza rinunciare a sostenibilità e design. Lunga 3300 mm, larga 1700 mm e alta 1300 mm, questa microcar a quattro posti è ideale per le famiglie e per chi deve muoversi agevolmente in città portando con sé figli, spesa o attrezzature di lavoro. La versione da 96 V offre una batteria da 18 kWh con 173 Ah e un motore da 15 kW, garantendo un’autonomia di circa 160 km. Prezzo: 17.500 euro.
- Sport Gt - Si tratta di un modello ideato per chi desidera dinamismo e compattezza. Disponibile nelle lunghezze L6 e L7, con due posti, questo modello unisce design accattivante e dimensioni ridotte (2650 x 1700 x 1300 mm), perfette per la mobilità urbana veloce e agile. Il modello propone diverse opzioni di batteria e motore: dalla versione 48 V con 7 kWh e motore da 6 kW fino alla 96 V con 17 kWh e motore da 15 kW, con un’autonomia che varia dai 75 ai 160 km. Lo Sport Gt è pensato per chi vuole muoversi agilmente in città, senza rinunciare allo stile e alla tecnologia, con un veicolo versatile e accattivante. Prezzi: da 12.100 a 18.400 euro.
- Torpedo - Questo modello offre una soluzione intermedia tra compattezza e versatilità, con tre posti e dimensioni di 3300 x 1530 x 1300 mm. La batteria da 96 V con 17 kWh e motore da 15 kW garantisce un’autonomia di 160 km, sufficiente per la maggior parte degli spostamenti urbani e suburbani. Prezzi: da 15.500 a 18.500 euro.











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