“Mia madre è stata dimessa dall'ospedale, come faccio ad attivare le cure domiciliari?”

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CITTADINANZATTIVA RISPONDE

L'associazione per la partecipazione e tutela dei cittadini risponde alle domande sui diritti e l'accesso ai servizi sanitari.

26 novembre 2025

Pretty nurse in white coat helps sick retiree on social assistance program. Nurse carefully examines prescription of drugs, makes injections, measures blood pressure and cares.

Mia madre ha 82 anni, è stata dimessa dall'ospedale dopo una frattura al femore e non può muoversi. Mi hanno parlato dell'Assistenza Domiciliare Integrata, ma non so da dove cominciare. Chi devo chiamare? Come funziona? E come posso capire se il servizio è di qualità?

L'Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) è un servizio sanitario e socio-assistenziale pubblico che porta le cure direttamente a domicilio, permettendo una continuità assistenziale fondamentale per anziani, persone non autosufficienti, malati cronici o pazienti dimessi dall'ospedale. Ma come si attiva l'ADI? La richiesta può essere presentata da: il cittadino o un familiare/caregiver; il medico di medicina generale (MMG) o il pediatra di libera scelta (PLS) lo specialista ospedaliero al momento della dimissione; lo sportello ADI/PUA della ASL, nei territori in cui è previsto.

La richiesta avvia una valutazione multidimensionale, svolta da un'équipe composta da medico, infermiere e assistente sociale, che valuta bisogni sanitari, funzionali e sociali. Se la persona ha diritto all'ADI, viene definito un Piano Assistenziale Individualizzato (PAI) con: figure professionali coinvolte; tipo di prestazioni; frequenza degli accessi; durata del percorso.

Quali prestazioni sono comprese? Le prestazioni sanitarie (infermieristiche, fisioterapiche, riabilitative) rientrano nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e sono quindi gratuite. Le prestazioni socio-assistenziali possono prevedere un contributo, definito dal Comune.

I tempi di attivazione dipendono dal territorio: nei casi post-ricovero si attiva rapidamente mentre negli altri può servire più tempo.

Alcuni interventi socio-assistenziali possono prevedere contributi variabili stabiliti dal Comune. E' bene dunque verificare prima se ci sono costi di questo tipo a carico dei cittadini.

La persona ha diritto a: conoscere il proprio Piano Assistenziale Individualizzato; chiederne la revisione se la situazione cambia; segnalare ritardi o disservizi. L'ADI rappresenta uno strumento fondamentale per garantire una cura più umana, continua e realmente vicina ai bisogni delle persone fragili.

Approfondimenti utili: Il monitoraggio Adi dell'Agenas e il Sito dei Punti di Intervento e Tutela (PIT) di Cittadinanzattiva

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