Leo torna di sera in "un luogo che mi manca". Pelé chiese tanti soldi al torneo a stelle e strisce e "purtroppo" glieli diedero. Ibra li salutò irridendoli: "Tornate al baseball". Rivera restò al Milan. Per 19 anni
Leo Messi è piombato a Barcellona di nascosto per entrare ancora una volta al Camp Nou, la sua culla di fuoriclasse, il castello di otto Palloni d’oro, "un posto che mi manca nell’anima, dove sono stato immensamente felice", ha postato su Instagram. È arrivato col buio e ha camminato sul prato. Neppure il club lo sapeva. Qualcuno avrà ripensato al finale de L’angelo azzurro, quando il vecchio professor Rath entra di notte nella sua antica scuola e abbraccia l’amata cattedra dove ha vissuto gli anni migliori, prima di perdere la testa per la bella Lola (Marlene Dietrich) e ridursi a fare il clown. Sia chiaro, la Pulce non ha mai perso la sua dignità professionale, anche se il calcio a stelle e strisce fatica a scrollarsi di dosso quell’immagine da circo di Buffalo Bill che aveva già ai tempi di Pelé e Chinaglia. Ibra lo scaricò da Marchese del Grillo: "Ora che me ne vado, potete tornare al baseball". Cioè, io sono io e voi…
il ricordo
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Martedì, ricevendo “La Clessidra” di Anghiari, Gianni Rivera, l’Angelo azzurro dell’Azteca, ricordava: "Belgio-Resto del Mondo. Domandai a Pelé: 'Ma perché vai ai Cosmos di New York?' Mi rispose: “Ho chiesto una montagna di soldi. Purtroppo me li hanno dati...'. Lo diceva quasi piangendo".
un altro mondo
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Oggi i più vanno verso i milioni arabi o americani piangendo di gioia. Il mondo è cambiato, si è allargato. Ma la nostalgia per il Vecchio Continente, dove il calcio è nato e fa storia, resta intatta. Come ha dimostrato il blitz romantico di Leo. Nascerà un altro Rivera che si fa 19 anni di Milan, saluta ed entra nella leggenda, senza passare dal circo di Buffalo Bill?










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