"L'Italia ha lavorato alla proposta di soluzioni innovative che ora sono viste ora con crescente interesse e stanno diventando prassi comuni. Mi riferisco in primis al protocollo Albania. Per gestire le richieste di asilo e i rimpatri al di fuori dell'Ue ma sotto la giurisdizione europea, questo modello è stato parte del percorso intrapreso a livello europeo". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervenendo alla Conferenza dell'Alleanza Globale contro il traffico di migranti. Meloni ha fatto riferimento all'accordo raggiunto, lunedì scorso, al Consiglio Ue Affari Interni sul nuovo regolamento rimpatri.
"Gestire i flussi migratori è possibile, un'alternativa concreta alla migrazione irregolare e alla tratta di esseri umani esiste ed è fattibile. E' una strada che mette la legalità al primo posto", ha aggiunto la premier sottolineando che "uno dei settori in cui possiamo fare la differenza se collaboriamo ancora più strettamente sia quello della cooperazione investigativa e giudiziaria: è essenziale continuare a concentrarci sui flussi finanziari, ma anche dotarci di nuovi strumenti per colpire al cuore i profitti e le operazioni dei trafficanti".
"Oggi rinnoviamo il nostro impegno comune nella lotta contro i trafficanti di esseri umani e nell'eliminazione di quella che è, a tutti gli effetti, una nuova e inaccettabile forma di schiavitù: lo faremo con determinazione e convinzione, perché la difesa della dignità umana è il nostro principio guida", ha concluso Meloni.
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