La premier cita eroe Marvel: "A grandi poteri corrispondono grandi responsabilità"
09 gennaio 2025 | 22.07
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Dalle formiche a spiderman. La conferenza stampa di inizio anno di Giorgia Meloni, durata oltre 150 minuti nell'Auletta dei gruppi parlamentari della Camera, vede la premier rispondere a 41 domande, molte di politica interna, per lo più sul caso Starlink e il rapporto con Elon Musk. Le note di colore non mancano.
C'è il giallo delle formiche, nato da un quesito del giornalista-pittore di origini bulgare Alexander Jakhnagiev, che anche quest'anno si ripropone con un bis surreale con protagonista stavolta gli operosi insetti con tre paia di zampe. ''Eccallà...'', esordisce in romanesco la presidente del Consiglio quando vede il direttore dell'Agenzia di stampa Vista prendere il microfono. ''Lei calpesta le formiche? Ci fa caso quando cammina?'', chiede Jakhnagiev prendendo in contropiede la leader di Fratelli d'Italia che non nasconde l'imbarazzo: ''Se le vedo, non le calpesto, spero sia la risposta giusta, sono disperata, non so che dire...''.
Poi è la volta della cronista di 'Politico' che vuole sapere come ci si sente a essere considerata la politica più influente d'Europa. Meloni veste per un attimo i panni di spiderman e cita una delle frasi cult dell'eroe dei fumetti Marvel: ''Come diceva l'Uomo ragno, a grandi poteri corrispondono grandi responsabilità...''. I giornalisti in sala provano a carpire qualche cosa della vita privata del capo del governo ma non la spuntano. Lei vedrà la serie su Benito Mussolini ('M') tratta dal libro dello scrittore Antonio Scurati? ''Mi spiace deludervi ma non vedo una serie tv da tempo e purtroppo non riesco a leggere un libro che non sia il Pnrr da oltre due anni'', taglia corto Meloni in versione Stakanov, alle prese con i mille impegni a palazzo Chigi. Una confessione però la fa: ''ah, scusate, l'unica serie tv vista è 'Per Elisa' dedicata al caso Claps. Non voglio fare pubblicità ma l'ho trovata bellissima...''.
La leader di via della Scrofa che ormai non si separa più dal doppiopetto (oggi ne sfoggiava uno beige chiaro su camicetta bianca) cita poi 'La lettera scarlatta' di Nathaniel Hawthorne quando difende Musk (''Non accetto che abbia la lettera scarlatta per il suo rapporto con me'') e spiega il significato del termine rispetto (''deriva dal latino respicere...''). Infine si cimenta in una sorta di 'gara' a distanza con Mario Draghi su chi è più sintetico. Replica con un secco sì al quesito sull'importanza del rispetto nelle sue scelte politiche. ''Bene, stava per battere il record di Draghi'', scherza il presidente dell'Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli. ''Ah sì? Sto andando bene? Meglio, perché ho sentito alcuni colleghi che si erano lamentati gli anni scorsi...''. Poi aggiunge con una battuta di autocritica: ''Io ho detto sì ma ho aggiunto altro, Draghi invece non faceva così, devo stare più attenta...''.
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