McLaren, Ferrari e Red Bull: la sfida per il titolo costruttori si accende. Ecco lo combinazioni

2 ore fa 1

Mancano due gran premi alla fine della stagione e la scuderia di Maranello è in lotta con i britannici e gli austriaci

Marco Bruckner

25 novembre 2024 (modifica alle 22:50) - MILANO

Archiviato il discorso riguardante il campionato piloti, vinto da Max Verstappen per il quarto anno consecutivo, rimane da assegnare il titolo costruttori. Quest’ultimo, sulla carta, può essere conquistato da tre team: McLaren, Ferrari e Red Bull. In pratica, la vera sfida è quella tra il team di Woking e quello di Maranello, considerate le difficoltà incontrate nella seconda metà di stagione dagli attuali campioni del mondo. Il prossimo Gran Premio, il penultimo della stagione, si disputerà in Qatar e potrebbe rivelarsi decisivo per il Mondiale costruttori. La McLaren, infatti, potrebbe conquistare il titolo già a Losail: per farlo deve guadagnare 21 punti sulla Ferrari perdendone al massimo 8 dalla Red Bull. Oltre al match point “papaya”, a rendere ancora più alta la tensione in Qatar ci penserà la Sprint Race, che mette a disposizione un massimo di 15 punti in più per ogni team (da aggiungere ai 44 conquistabili nella gara della domenica). Un aspetto più che importante, se si considera che al momento a separare McLaren e Ferrari in classifica ci sono solamente 24 lunghezze.

LO STATO DI FORMA

—  

In che stato di forma arrivano le contendenti al titolo al GP del Qatar? La Ferrari si presenterà a Losail contenta a metà. La Scuderia ha recuperato 12 punti alla McLaren nel GP di Las Vegas, ma probabilmente sperava in qualcosa di più. Le rosse erano date per favorite alla vigilia, ma l’exploit delle Mercedes ha rovinato i piani del Cavallino. La McLaren ha dunque limitato i danni in vista degli ultimi due GP, che si disputeranno in Qatar e ad Abu Dhabi, due piste che dovrebbero esaltare le monoposto di Woking. Andrea Stella e i suoi uomini, in ogni caso, non possono dormire sonni troppo tranquilli. In quest’ultima fase di stagione, quella cominciata al termine della “seconda pausa” arrivata dopo il GP di Singapore, la Ferrari ha infatti recuperato punti nei confronti della McLaren in tutte le gare disputate in condizioni normali. Solo sotto il diluvio del Brasile la scuderia papaya è riuscita a guadagnare terreno sul team di Maranello, mentre in Texas, in Messico e a Las Vegas è stata la rossa ad avere la meglio sui rivali diretti. 

IL RUOLO DEI PILOTI

—  

Sarà fondamentale, ovviamente, anche il lavoro svolto dai piloti. Il team principal Fred Vasseur avrà il non facile compito di riportare serenità in casa Ferrari dopo lo scontro verbale avvenuto tra Charles Leclerc e Carlos Sainz al termine del GP di Las Vegas. Il monegasco, in lotta anche per il secondo posto nel campionato piloti, non ha gradito il sorpasso subito dal compagno di squadra, a cui era stato detto di non mettere pressione al monegasco. Alla fine Sainz si è preso il terzo posto, con Leclerc subito dietro. Anche a posizioni invertite, per quanto riguarda il Mondiale costruttori, alla Ferrari non sarebbe cambiato nulla. Nelle ultime due uscite stagionali sarà fondamentale per i piloti del Cavallino ottimizzare il potenziale della monoposto e conquistare più punti possibili, senza incorrere in distrazioni legate al loro testa a testa personale. Anche in McLaren la gestione dei piloti non è stata sempre semplicissima nel corso della stagione. D’altronde, è il rischio che si corre quando si ingaggia due piloti competitivi come Lando Norris e Oscar Piastri. Quest’ultimo non ha particolarmente aiutato il proprio compagno nel suo tentativo di rimontare Verstappen nella corsa al titolo piloti, con l’eccezione del Brasile, in cui ha ceduto a Norris la vittoria della Sprint. La responsabilità, in parte, è anche del team che per tanto tempo ha indicato come obiettivo principale il campionato costruttori, iniziando forse troppo tardi a credere nelle chance iridate di Norris. In ogni caso, adesso che il titolo è stato conquistato da Verstappen, è difficile immaginare diatribe tra i due alfieri della McLaren, i quali hanno la possibilità di riportare a Woking un titolo costruttori che manca dal 1998. 

lE COMBINAZIONI

—  

Come detto, la McLaren può vincere il Mondiale costruttori già in Qatar. Per farlo deve guadagnare almeno 21 punti sulla Ferrari e non perderne più di 8 dalla Red Bull. Allungando di ulteriori 21 lunghezze sulla rossa, il team di Woking si ritroverebbe con un vantaggio di 45 punti con un solo GP da disputare e potrebbe dunque festeggiare il titolo: infatti, il massimo bottino ottenibile dalla Ferrari all’ultima gara sarebbe di 44 punti (43 dalla doppietta e uno dal giro veloce). Ferrari e McLaren hanno al momento lo stesso numero di vittorie (5), mentre la squadra britannica ha più secondi posti (10 a 3). In ogni caso, non basterebbe alla McLaren un vantaggio di 44 punti al termine della gara di Losail per essere aritmeticamente campione. Per quanto improbabile, c’è infatti la possibilità, almeno teorica, che i due team arrivino a fine Mondiale a pari punti con la Ferrari con una vittoria in più. Capitolo Red Bull: il team di Milton Keynes può rimanere in corsa fino ad Abu Dhabi solo recuperando almeno 9 punti alla McLaren e perdendone meno di 15 dalla Ferrari.

Leggi l’intero articolo