Mattarella: 'C'è una disordinata e ingiustificata aggressione all'Ue'

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 "Pericolose attività di disinformazione tendono ad accreditare una presunta vulnerabilità delle opinioni pubbliche dei Paesi democratici.
    Cercano di affermarsi inediti ma opachi centri di potere". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando alla Conferenza degli ambasciatori alla Farnesina.

  "La situazione internazionale imprevedibile - e, per qualche aspetto, sorprendente - provoca disorientamento. L'inquietudine del pessimismo che ne deriva non deve indurre a ritenere ineluttabile il processo che vede l'ordine geopolitico che avevamo contribuito a costruire mostrare crepe sempre più estese e profonde, con conflitti che credevamo consegnati per sempre alla storia riacutizzati, lambendo regioni a noi vicine. Così come l'affacciarsi di nuovi focolai di instabilità in aree dove la fragilità politica e sociale è divenuta ormai strutturale, con l'emergere di paradigmi che vedono prevalere interessi particolari che, sovente, sfidano la legalità internazionale", ha detto Mattarella.

"Nel contesto attuale è possibile essere protagonisti puntando su due ambiti, quello multilaterale e quello degli organismi sovranazionali come l'Unione Europea che possono consentire di raggiungere la massa critica necessaria a evitare di ricadere in ambizioni velleitarie". "E' evidente che è in atto un'operazione, diretta contro il campo occidentale, che vorrebbe allontanare le democrazie dai propri valori, separando i destini delle diverse nazioni. Non è possibile distrarsi e non sono consentiti errori", ha sottolineato il Capo dello Stato.  

"Paradossalmente, l'evoluzione tecnologica degli armamenti e l'uso dell'intelligenza artificiale espongono a rischi accresciuti. Nei domini più pericolosi, affidare ad algoritmi la decisione sulla vita e la morte segnerebbe un arretramento drammatico della sicurezza collettiva. Penso che sia molto sottile il crinale tra l'illusione del dominio infallibile delle Intelligenze Artificiali e la prevalenza definitiva della stupidità naturale, che purtroppo, come nel noto aforisma, attribuito ad Albert Einstein, può tendere all'infinito", precisa Mattarella aggiungendo che "Il piano economico e commerciale è tutt'altro che esente da tensioni, con la diffusione di politiche e strumenti che puntano a rafforzare artificiosamente il proprio Paese a scapito degli altri. Sovraccapacità produttive, dumping, dazi, dominio delle catene di approvvigionamento e coercizione economica, solo per citare alcune tra le distorsioni più significative, nuocciono a un mondo pacifico e interdipendente". "La diplomazia, per la proiezione esterna dell'Italia, per la sua posizione nell'Europa integrata e nel mondo, e non solo, è decisiva. Lo è perché il nostro Paese ha sempre saputo gestire in modo efficace il soft power di cui è portatore". "L'epoca di transizione in cui ci troviamo presenta pericoli che dobbiamo saper tempestivamente riconoscere: a stagliarsi all'orizzonte c'è il rischio di un generale arretramento della civiltà. La legalità internazionale è un bene comune efficace nel contrastarlo.

Nell'epoca delle "policrisi" è indispensabile una "poli-diplomazia", ha precisato il presidente della Repubblica. E sui conflitti in corso Mattarella avverte: "Permane l'aggressione russa ai danni dell'Ucraina, con vittime e immani distruzioni, e con l'aberrante intendimento, malgrado gli sforzi negoziali in atto, di infrangere il principio del rifiuto di ridefinire con la forza gli equilibri e i confini in Europa. Azione ritenuta irresponsabile e inammissibile già oltre cinquanta anni addietro nella Conferenza di Helsinki sulla Cooperazione e Sicurezza nel continente". "La tragedia di Gaza, con il suo carico di sofferenza civile e il persistente alto rischio di escalation, continua a esporre il Medio Oriente a nuove lacerazioni: il raggiungimento del cessate-il-fuoco, per quanto fragile, richiede il fermo sostegno di tutta la Comunità internazionale".

"Ovunque, le conseguenze di fenomeni globali, dal cambiamento climatico alle disuguaglianze economiche, alle crisi energetiche, si sommano al riaffiorare di radicalismi ed estremismi che rendono, talvolta, difficili le pacifiche convivenze negli stessi Stati e fra gli Stati. Una condizione che viene alimentata da flussi informativi manipolativi che, nell'ambito di conflitti ibridi condotti con vari strumenti ostili, congiungono fronte interno e fronte esterno", ha precisato Mattarella.

"Appare, a dir poco, singolare che, mentre si affacciano, in ambito internazionale, esperienze dirette a unire Stati e a coordinarne le aspirazioni e le attività, si assista a una disordinata e ingiustificata aggressione nei confronti della Unione Europea, alterando la verità e presentandola anziché come una delle esperienze storiche di successo per la democrazia e i diritti dei popoli, sviluppatasi anche con la condivisione e l'apprezzamento dell'intero Occidente, come una organizzazione oppressiva se non addirittura nemica della libertà", ha detto  il capo dello Stato.

"Assistiamo oggi alla pretesa di imporre punizioni contro giudici delle Corti internazionali per le loro funzioni di istruire denunce contro crimini di guerra, a difesa dei diritti umani, in definitiva a difesa dei popoli del mondo: sono pretese di un mondo volto pericolosamente indietro, al peggiore passato. Un mondo che si presenta rovesciato e contraddittorio con condanne alla carcerazione di componenti le Corti internazionali ad opera di un Paese promotore, e con suoi giudici protagonisti, del processo di Norimberga", ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

  "Assistiamo oggi alla pretesa di imporre punizioni contro giudici delle Corti internazionali per le loro funzioni di istruire denunce contro crimini di guerra, a difesa dei diritti umani, in definitiva a difesa dei popoli del mondo: sono pretese di un mondo volto pericolosamente indietro, al peggiore passato. Un mondo che si presenta rovesciato e contraddittorio con condanne alla carcerazione di componenti le Corti internazionali ad opera di un Paese promotore, e con suoi giudici protagonisti, del processo di Norimberga". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando alla Conferenza degli ambasciatori alla Farnesina.

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