"Sono di ritorno da Auschwitz dove ho partecipato - insieme a capi di Stato e rappresentanti nazionali provenienti da ogni parte d'Europa, dall'Australia, oltre che, naturalmente, da Israele - alla cerimonia che ricorda l'ottantesimo anniversario dell'apertura dei cancelli del più grande campo di sterminio che la storia ricordi. Luogo di morte per antonomasia, simbolo tetro e incancellabile, testimonianza dell'abomino di cui è capace l'essere umano quando abbandona il diritto, la tolleranza, il rispetto e si incammina sulla strada dell'odio, della guerra, del razzismo, della propria dignità, della barbarie". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla celebrazione del 'Giorno della memoria' al Quirinale.
"L'accoglienza risolverebbe tutti i problemi": così la senatrice a vita Liliana Segre, al Quirinale - alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e delle più alte cariche dello Stato - per le celebrazioni della Giornata della memoria, ha risposto a una studentessa che le chiedeva come vivere senza conflitti. La senatrice Segre ha anche ricordato l'indifferenza della città di Milano davanti alla deportazione degli ebrei caricati su camion scoperti e presi a calci e pugni da fascisti e tedeschi, l'indifferenza della sua maestra, e di tante sue amiche, eccetto tre ragazze che le sono state vicine tutta la vita.
In corso al Quirinale la celebrazione del Giorno della Memoria. Sul palco una riproduzione dell'opera di Emilio Isgrò, artista famoso per le sue cancellature, sui "provvedimenti per la difesa della razza italiana" del 17 novembre 1938. In platea oltre ai presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il vicepremier Antonio Tajani, il ministro della Difesa Guido Crosetto, dell'Interno Matteo Piantedosi, dell'Istruzione Giuseppe Valditara, della Cultura Alessandro Giuli.
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