E' da poco terminata - secondo quanto si apprende - la riunione del Consiglio dei ministri. E' durata circa un'ora e trenta e all'odg aveva il Documento programmatico di bilancio, l'illustrazione della manovra e il decreto economia.
"Sì, il ministro ha illustrato la manovra che sarà di ulteriore esame venerdì in consiglio dei ministri". Lo ha detto il ministro della protezione civile e del mare Nello Musumeci uscendo da Palazzo Chigi dopo il consiglio dei ministri che ha esaminato la manovra. A chi gli chiedeva se si è parlato del contributo delle banche, il ministro ha risposto: "Non abbiamo parlato di questo".
Nel corso del Consiglio dei ministri sarebbe emersa l'indicazione di un contributo che potrebbe arrivare dalle banche e dalle assicurazioni in vista della manovra e che dovrebbe ammontare a circa 4,5 miliardi. La trattativa, secondo diverse fonti, non sarebbe comunque ancora chiusa.
In manovra ci sarà inoltre una pace fiscale per tutto il 2023. Dalle stesse fonti si apprende anche che verranno esclusi coloro che non hanno mai presentato la dichiarazione dei redditi.
Il comitato esecutivo dell'Abi, riunito ieri sera, "ha approvato all'unanimità di proseguire in via straordinaria nei contributi poliennali al Bilancio dello Stato, nella stessa logica concordata lo scorso anno, per il rilancio dell'economia e per la solidarietà sociale", si legge in una nota dell'associazione in merito al contributo chiesto dal governo alle banche nella manovra finanziaria.
L'associazione nel suo comunicato sottolinea come la riunione del comitato esecutivo di iseri sera, ha inoltre "approvato all'unanimità la relazione del direttore Marco Elio Rottigni incaricato degli approfondimenti relativi all'accordo dello scorso anno sull'ulteriore contributo delle banche al Bilancio dello Stato per il rilancio dell'economia".
Nuovi colloqui in extremis, oggi, fra governo e Abi per il contributo delle banche alla Manovra finanziaria in vista del cdm di stasera che dovrà approvarla. L'Abi ribadisce l'apertura a un dialogo ma per una soluzione "concordata" come quella dello scorso anno sull'anticipo di liquidità allo Stato in più anni tramite le dta, respingendo ipotesi di tassazioni straordinarie. Sul tavolo delle discussioni ieri era emersa anche l'idea del governo di intervenire sulla tassa sugli extraprofitti del 2023, svincolando quelle somme, 6,2 miliardi, messe a capitale, ottenendo così gettito tramite un contributo straordinario e la normale tassazione sui dividendi.
Secondo quanto si apprende le discussioni con il Mef e le strutture tecniche proseguiranno sulla base dei colloqui bilaterali svolti già ieri subito dopo l'incontro formale a Palazzo Chigi assieme alle altre associazioni. Colloqui ai quali è seguita, ieri sera, la riunione dell'esecutivo Abi che ha fatto il punto ed approvato la relazione del dg Rottigni e ha dato mandato, come spiega il comunicato diffuso dall'associazione stamattina, di "proseguire in via straordinaria nei contributi poliennali al Bilancio dello Stato, nella stessa logica concordata lo scorso anno".
Borsa: Milano debole (-0,8%) con l'Europa dopo Wall street, banche sotto pressione
Mercati azionari del Vecchio continente sempre in generale calo dopo l'avvio in calo di Wall street: la Borsa peggiore è quella di Francoforte, scende dello 0,9%, seguita da Milano in ribasso dello 0,8% e Amsterdam in calo di oltre mezzo punto. Parigi perde lo 0,4%, con Londra limata dello 0,2% e Madrid che ondeggia sulla parità.
Gli operatori sembrano guardare soprattutto al ritorno delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, oltre che alla debolezza del petrolio che scende dell'1,8% poco sopra i 58 dollari al barile. Calmo il gas sui 32 euro al Megawattora.
In Piazza Affari sempre in scivolata Stellantis dopo il peggioramento dell'outlook da parte di Moody's, con il titolo che scende del 5% a 8,3 euro. Male anche Amplifon e Moncler, in ribasso rispettivamente del 4,4% e del 3,6%.
Deboli in generale le banche, che appaiono pronte a partecipare alla manovra attraverso la proroga della misura sulle imposte varata l'anno scorso, con Bper e Banco Bpm che cedono circa due punti percentuali. In controtendenza Fineco che sale del 2% e Generali, in aumento dell'1,7%. Bene anche A2a, che cresce dell'1,6%, seguita da Enel in rialzo di un punto e mezzo.
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