
19 aprile 2025 | 14.42
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Mai dare dell'impotente o del sieropositivo al partner davanti a un notaio. Poco importa se in gioco ci sono trasferimenti di quote azionarie, passaggi di proprietà o altro con cifre importanti. Potreste ritrovarvi a giudizio. Come successo a una donna di Verona che, sull'accusa di aver dato dell'impotente all'ex coniuge, è riuscita a evitare la condanna, ma non quella per avergli dato del sieropositivo: dovrà pagare 9mila euro. Ma l'ex marito non ci sta ed è pronto a ricorrere in appello perchè secondo il suo avvocato, Sara Gitto dell'Associazione Giustitalia a cui l'uomo si era rivolto, dare dell'impotente ''lede profondamente la dignità dell'interessato offendendo il suo senso di virilità soprattutto in un soggetto sessualmente sano ed attivo''. Per ora pero' il giudice ha ritenuto che sia provata solo l'espressione ''sieropositivo''.
La sentenza è recente, ma la diatriba giudiziaria ha avuto inizio diversi anni fa. Nell'ottobre del 2012 i due, un cinquantenne di Perugia, dentista e una quarantenne di Verona si ritrovano in uno studio notarile per il trasferimento di una quota dell'ex casa coniugale. La moglie rivendicava dal marito una maggiore somma di denaro per la cessione della quota della casa appartenuta alla sorella, l'uomo non era della stessa idea: Da questo contendere senza esiti sarebbero scattate le ingiurie, poi recapitate nelle aule di giustizia dall'avvocato del dentista: "sei un impotente, un truffatore, un drogato sieropositivo".
In aula sono sfilati tutti i testimoni che hanno assistito alla singolare tenzone E alla fine la decisione che ha dato parzialmente soddisfazione all'uomo: la condanna per averlo definito sieropositivo, dato che non era stata dimostrata l'altra definizione, di essere impotente. "La condotta ingiuriosa -sottolinea la Corte- deve essere qualificata come il comportamento di colui che offende l'onore o il decoro della persona presente e ciò posto l'espressione "sieropositivo" , di per se riferita ad una condizione di salute e dunque ad uno stato fisico della persona affetta da HIV, ha assunto nello specifico contesto descritto carattere ingiurioso nei confronti del destinatario dell'offesa''. Ora però si passa all'appello.
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