"Blocco mercato? E' stato un fulmine
a ciel sereno, appena l'abbiamo saputo abbiamo avvisato il
mister. Noi non dovevamo nascondere niente, non c'è stato alcun
inganno a Sarri". Così Claudio Lotito, presidente della Lazio in
conferenza stampa. "Questa vicenda non fa onore al calcio
italiano - ha aggiunto -. Ma qui non è colpa della Covisoc che
opera su norme fatte dalle federazione. Potevamo fare tante
cose, ma non ci interessa. Abbiamo accettato questa decisione".
Lotito ha poi parlato di 'svista', spiegando come sia nata la
sanzione del blocco del mercato: "Qui non si parla di indice di
liquidità, ma di stupidità. Chiunque, anche le banche, hanno
riso di questa vicenda. Io non devo chiedere scusa perché sono
anni che rinforzo il club. Ci sono squadre con 600-700 milioni
di debiti e hanno l'indice di liquidità a posto perché hanno
spostato un costo da dodici a tredici mesi. Cosa ha fatto allora
la federazione per tutelare la regolarità del campionato? Noi
invece per colpa di una svista abbiamo scaricato dei costi al 31
marzo che potevano essere scaricati successivamente. Tra l'altro
la norma dell'indice di liquidità è scaduta il primo luglio. Se
telefonate all'Uefa vi dicono che Lazio è florida e solida".
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