"Dobbiamo rafforzare la
competitività europea non attraverso il protezionismo, ma
valorizzando la libertà tecnologica e l'apertura dei mercati".
Così il vice presidente di Medef (Confindustria francese) e
presidente del Comitato Pmi Business Europe, Fabrice Le Saché,
nel corso del Convegno ad Ancona "Linea diretta con l'Europa.
Dialoghi sull'Europa che cambia: visioni, politiche e
opportunità per le Pmi". L'evento, organizzato da Confindustria
Ancona guidata dal presidente Diego Mingarelli, si è svolto ieri
pomeriggio a Portonovo in occasione dell'Assemblea privata dei
soci.
"Come BusinessEurope, la confederazione che rappresenta le
Confindustrie europee, - ha ricordato Le Saché - avevamo
anticipato di almeno due anni molte delle analisi contenute nei
rapporti Draghi e Letta in materia di competitività e mercato
unico dei capitali, ma le nostre proposte non hanno ricevuto
l'attenzione necessaria. Occorre portare la realtà quotidiana
delle imprese europee dentro le istituzioni di Bruxelles e, allo
stesso tempo, riportare l'Europa al centro del dibattito
pubblico nei nostri Paesi".
"Le normative europee in materia di piccole e medie imprese
richiedono una revisione strutturale .- ha sottolineato il vice
presidente di Medef - È indispensabile adottare un approccio
proattivo, superando atteggiamenti attendisti, e avviare un
dialogo costruttivo tra i 27 Stati membri e le istituzioni
europee, con l'obiettivo di definire un'agenda improntata a
maggiore pragmatismo. Considerando che circa l'80% della
normativa nazionale è di derivazione europea, - ha ricordato Le
Saché - è fondamentale che l'Unione si doti di regole più
efficaci e coerenti con le esigenze del nostro tessuto
imprenditoriale. Al contempo, è imprescindibile che tutti gli
attori economici globali, inclusa la Cina, rispettino pienamente
le regole del mercato unico".
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