Il club è vicino alla soglia richiesta dalla Figc. Escluso il blocco totale, sabato ci sarà la decisione
Nicola Berardino ed Elisabetta Esposito
17 dicembre - 13:00 - ROMA
Dopo la scorsa estate, affiancare la parola “mercato” alla Lazio mette sempre un po’ a disagio. Perché quella sessione trascorsa senza poter muovere neanche mezza pedina è stata una sofferenza grande per i tifosi, anzi "un danno enorme", come ha detto Claudio Lotito alla recente festa di Natale biancoceleste. Però bisogna guardare avanti, magari con cauto ottimismo. Gennaio è dietro l’angolo e per molti si tratta dell’occasione perfetta per mettere qualche toppa alle falle del mancato mercato estivo. "Ho presentato i conti - ha detto il presidente - ora deciderà la Commissione sui bilanci. Siamo fiduciosi che potremo fare mercato senza problemi".
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La verità verrà fuori presto, anzi prestissimo. Sabato 20 è in programma l’ultima riunione della nuova Commissione di vigilanza sui conti delle squadre professionistiche - quella che ha preso il posto della Covisoc per capirci - e saranno consegnati alla Federcalcio gli esiti degli accertamenti sui club di Serie A. Sarà un algoritmo (inevitabilmente complesso) a definire il nuovo parametro di riferimento anche per il mercato, ovvero il rapporto tra costo del lavoro allargato e ricavi. I calcoli sono stati fatti sulla trimestrale del 30 settembre e la Figc pretende che questo parametro sia uguale o inferiore a 0,8.
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Scenari La Lazio, che in estate si era vista bloccare qualsiasi margine operativo per aver superato di pochissimo la soglia richiesta, anche questa volta sembra ballare tra dentro e fuori. Lotito avrebbe fatto tutto per restare sotto lo 0,8, l’unica incognita potrebbe essere legata a un valore (forse un credito) che non si è certi di come possa essere interpretato dalla nuova Commissione. Giusto comunque essere ottimisti, anche perché c’è un punto chiave che vale la pena chiarire una volta per tutte e che ovviamente coinvolge tutti i club sotto esame: c’è una differenza enorme nella sanzione per il mancato rispetto del parametro nel mercato di gennaio e in quello estivo. Se si superasse lo 0,8 adesso non ci sarebbe infatti il blocco di mercato totale come accaduto ai biancocelesti prima del via di questa stagione, ma si dovrebbero fare operazioni a saldo zero: compro e tessero il giocatore x, ne copro interamente il valore cedendo il giocatore y. Se poi le cose andassero nel verso giusto, dunque parametro sotto lo 0,8, mercato aperto come sempre in passato. Il rischio del blocco totale esiste invece per giugno, visto pure che la Figc - che come noto sta puntando a una nuova sostenibilità economica attraverso parametri gradualmente più stringenti - porterà la soglia da rispettare (sui conti al 31 marzo prossimo) da 0,8 a 0,7. Un ulteriore ostacolo per tutti, non solo per la Lazio che - sia chiaro - non è l’unica ad attendere con una certa tensione la decisione della nuova Authority. Nei corridoi della Commissione, così come in quelli federali, si parla senza troppi misteri anche di Como, Fiorentina e Napoli. Certo, il modo per sistemare un parametro non rispettato esiste sempre: basta ricapitalizzare. Ma non è cosa per tutti.
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Guarda a gennaio Maurizio Sarri attendendo quei rinforzi per rendere ancor più conforme la Lazio al suo progetto tattico. In estate il tecnico avrebbe voluto almeno tre acquisti; un terzino sinistro, un centrocampista per la corsa di sinistra e un centravanti. Con il mercato bloccato sul fronte delle entrate, non c’è stata nessuna novità in organico: salvo i ritorni alla base di Cataldi e Cancellieri dai prestiti alla Fiorentina e al Parma. A gennaio, in caso di blocco soft con operazioni a saldo zero, si potrà pensare a un nuovo centravanti solo in caso di partenza di Castellanos. Così come per la corsia sinistra della difesa dove tutto è collegato all’ipotesi di cessione di Tavares. Un centrocampista servirebbe per completare il reparto anche se il rilancio di Basic è stato positivo. C’è l’opzione Insigne in lista d’attesa ma l’eta (34 anni) dell’ex Napoli lascia qualche perplessità. Sotto esame anche il tema rinnovi, a partire da Marusic e Basic in scadenza a fine stagione. Entrambi hanno chiesto un triennale.








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