Lo spagnolo falso nove al posto di Castellanos. E c’è l’ipotesi di spostare Noslin al centro
Tre ipotesi per il dopo-Castellanos. L’uscita di scena del centravanti argentino (per almeno un mese mezzo) crea un vuoto enorme che la Lazio deve in qualche modo colmare. Il come farlo non è però affatto semplice da individuare. In particolare per la prossima partita, quella di domenica a Bergamo con l’Atalanta.
Dia ci prova
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Perché la sostituzione più naturale, che chiama in causa l’altro centravanti di ruolo presente in rosa, Boulaye Dia, non è detto che possa essere effettuata. L’attaccante senegalese continua infatti ad avere dolore alla caviglia e, anche se dovesse recuperare, non sarebbe comunque al meglio. Ieri Dia ha svolto lavoro differenziato, potrebbe tornare in gruppo tra oggi e domani. Soltanto se e quando ciò avverrà sarà possibile capire quanto questa opzione sia praticabile. È chiaro che con il senegalese al centro dell’attacco il 4-3-3 di Sarri potrebbe trovare sbocchi più logici e naturali. Dia conosce perfettamente i meccanismi del gioco di Sarri e quindi garantirebbe l’apporto più affidabile in entrambe le fasi. Ma se non è al meglio sarebbe un rischio puntare su di lui. I prossimi giorni saranno quindi decisivi per capire se potrà essere da subito lui a rimpiazzare Castellanos. Soltanto se tornerà in gruppo e dimostrerà di aver pienamente recuperato, il centravanti della Lazio a Bergamo sarà lui.
Pedro falso nueve
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La principale alternativa all’utilizzo di Dia è quello di schierare Pedro nella posizione di prima punta. Il campione spagnolo non è un centravanti classico, agirebbe quindi da falso nueve, una posizione che ha già ricoperto con alterna fortuna in passato con la Lazio, proprio con Sarri allenatore. Il Comandante, per sostituire in maniera stabile Immobile (che nella stagione 2022-23 rimase fermo a lungo per una serie di infortuni) alla fine preferì infatti puntare su un altro falso nueve, Felipe Anderson. Ma Pedro può comunque essere una soluzione interessante. E infatti al momento è l’opzione più probabile. L’ex Barca, tra l’altro, non ha fatto mistero di preferire una posizione più centrale rispetto a quella di esterno, nella quale - a 38 anni - fa fatica a garantire tutto il lavoro richiesto. Lui, insomma, se Sarri dovesse chiederglielo, non solo darebbe la propria disponibilità a giocare centravanti, ma sarebbe anche più contento di essere schierato lì invece che sulla fascia.
Noslin scalpita
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La terza opzione a disposizione del tecnico per la partita di Bergamo è quella di schierare al centro dell’attacco Tijjani Noslin. A differenza di Pedro l’olandese è un centravanti, anche se un po’ atipico. E infatti nella sua carriera è stato indifferentemente utilizzato da prima e da seconda punta ed anche da attaccante esterno. Può ricoprire uno qualsiasi di questi ruoli. Nella Lazio ha giocato molto poco da prima punta e, in un’occasione in cui l’ha fatto, ha realizzato una tripletta (al Napoli negli ottavi di Coppa Italia di un anno fa). Sarri non sembra però convinto di questa idea perché vede Noslin meglio sulla fascia. Ma potrebbe fare di necessità virtù e puntare su di lui. Anche perché dal punto di vista fisico Noslin è probabilmente quello che sta meglio tra tutti i candidati a sostituire Castellanos. E lo ha dimostrato nei minuti finali del match con il Torino, quando si è procurato il rigore che ha consentito alla Lazio di evitare la sconfitta. Sarri potrebbe ora concedergli una nuova chance.