Lamine Yamal compie 18 anni. Cosa facevano alla sua età i miti del calcio

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 Lamine Yamal of Spain controls the ball during the warm up prior to the UEFA Nations League 2025 final match between Portugal and Spain at Munich Football Arena on June 08, 2025 in Munich, Germany. (Photo by Alexander Hassenstein/Getty Images)

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Messi viveva all'ombra di Ronaldinho, Pelè aveva già vinto la Coppa del Mondo, Baggio affrontava un incubo mentre CR7...

Furio Zara

13 luglio - 08:23 - MILANO

Venuto al mondo a miracol mostrare il 13 luglio 2007, Lamine Yamal timbra l’età fatidica dei diciotto anni. E mentre siamo qui a dare contezza della festa a Ibiza, frizzi, lazzi, cotillon e fuochi d’artificio, della nuova scintillante collana da 400.000 euro, delle vacanze tra Baleari, Brasile e Cina zompettando da un happy hour a uno spot a favore di sponsor, di fidanzate presunte e/o farlocche che sui social ammiccano pruriginose, della 10 che da quest’anno indosserà omaggiando la maglia più iconica del Barcellona - quella che fu di Maradona, Ronaldinho, Messi, per dire - ecco che al netto della glassa che lo circonda, bisognerà pur parlare di come il talento più luminoso di quest’epoca sia in qualche modo chiamato a certificare il passaggio dalla giovinezza all’età adulta, con tutto quello che ne consegue tra nuove aspettative e nuove responsabilità. Abbiamo cominciato ad ammirarlo due anni fa, aveva un sorriso ritoccato dal bite, riccioli spettinati e dribbling da fuoriclasse. Il debutto nella Liga a sedici anni ancora da compiere, l’esordio in Champions e con la Spagna subito dopo, i due titoli nazionali con il Barcellona, l’Europeo vinto da protagonista. Tutto molto in fretta, nel segno del predestinato. 

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