Il pagamento sarà fatto "senza alcuna ammissione, neppure tacita o parziale" di colpa
Patrizia Chimera
13 luglio - 15:13 - MILANO
Svolta sul caso dell'eredità di Marella Agnelli: un accordo da 175 milioni di euro è stato raggiunto tra i tre fratelli Elkann (John, Lapo e Ginevra) e l'Agenzia delle Entrate, per quello che riguarda gli oneri tributari dell'eredità della vedova dell'Avvocato Gianni Agnelli. Il pagamento sarà fatto senza ammissione di colpa per chiudere questo capitolo non facile per tutta la famiglia. Nonostante l'intesa sia stata raggiunta, però, va avanti l'inchiesta penale per presunta frode fiscale e truffa ai danni dello Stato.
l'accordo tra i fratelli elkann e il fisco italiano
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I fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann hanno raggiunto un accordo con l'Agenzia delle Entrate per quello che riguarda gli oneri fiscali derivanti dall'eredità ricevuta dalla nonna, Marella Agnelli, vedova dell'Avvocato Gianni Agnelli, scomparsa il 23 febbraio 2019. L'intesa, come rivelato da Il Fatto Quotidiano, riguarda il versamento di 175 milioni di euro: un importo relativo alle imposte non versate, le sanzioni e gli interessi maturali.
All'Ansa un portavoce della famiglia ha detto che la definizione della controversia è avvenuta "senza alcuna ammissione neppure tacita o parziale della fondatezza delle contestazioni inizialmente ipotizzate". L'obiettivo è stato quello di "chiudere rapidamente e definitivamente una vicenda dolorosa sul piano personale e familiare", ha poi aggiunto.
l'inchiesta del tribunale di torino
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L'accordo fiscale raggiunto chiude il capitolo con l'Agenzia delle Entrate, ma continua l'inchiesta penale della Procura di Torino: l'indagine è dedicata a presunti reati di frode fiscale e truffa ai danni dello Stato. Gli inquirenti contestano la fittizia residenza svizzera di Marella Agnelli che potrebbe essere usata per evitare l'imposizione fiscale italiana su beni di valore importante.
A settembre del 2024 la Procura aveva chiesto sequestri per un valore totale di 74,8 milioni di euro, che comprendevano rendite vitalizie, patrimoni nascosti con trust offshore e quote societarie. Oltre alla famiglia Elkann, che ha sempre negato la presenza di un patrimonio occulto, sono stati coinvolti anche il commercialista Gianluca Ferrero e un notaio svizzero.
Sempre il portavoce della famiglia ha spiegato che "sono in atto interlocuzioni con la Procura della Repubblica di Torino, il cui esito non è al momento definito. Nel rispetto di tutti gli organi coinvolti non ci sono commenti da rilasciare sul procedimento, che è tuttora in corso".