Lamborghini Countach, un altro premio per la supercar italiana

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La manifestazione Villa La Massa Excellence, organizzata alle porte di Firenze, ha visto sfilare supercar e hypercar dagli anni Ottanta a oggi, selezionate sulla base dei concetti di innovazione ed evoluzione. Al primo posto la vettura di Sant'Agata Bolognese

Emilio Deleidi

19 ottobre - 18:18 - MILANO

È di una Lamborghini Countach la Coppa d’oro, il premio più ambito del concorso Villa La Massa Excellence, evento dedicato alle supercar e hypercar più recenti organizzato nel parco dell’omonomo hotel, affacciato sulle rive dell’Arno a poca distanza da Firenze e appartenente alla stessa proprietà di Villa d’Este, l’albergo sulle sponde del Lago di Como che ospita annualmente uno dei più prestigiosi appuntamenti consacrati all’eleganza delle auto d’epoca. Della Countach, la giuria di esperti chiamata ad assegnare i riconoscimenti ha voluto sottolineare non solo l’innovazione, uno dei due criteri di valutazione scelti per classificare le vetture insieme al concetto di evoluzione, ma anche la peculiarità del modello in concorso. L’esemplare, risalente al 1987 e portato in gara dal collezionista Alberto Gatto, appartiene infatti alla serie LP 5000 Quattrovalvole, evoluzione tardiva del capolavoro stilistico firmato da Marcello Gandini nel 1971, quando il grande designer recentemente scomparso si era trovato a dover affrontare il difficile compito di creare una degna erede per la leggendaria Miura. La vettura in concorso, della cui serie vennero prodotti soltanto 676 esemplari, vanta la certificazione di restauro e originalità del Polo Storico Lamborghini ed è l’unico costruito in fabbrica con verniciatura bianca, interni del medesimo colore e inserti metallici esterni e interni in oro; sul suo contachilometri appaiono soltanto 14.500 chilometri.

evoluzione della specie

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Se il riconoscimento per la migliore rappresentante del concetto d’Innovazione, insieme a quello di Best of Show, è andato dunque al raro esemplare Lamborghini, i giurati hanno invece individuato in una recentissima Ferrari 12Cilindri Spider, di proprietà del collezionista Giulio Zambeletti, la migliore rappresentante del concetto di Evoluzione. Frutto del lavoro del Centro stile Ferrari guidato da Flavio Manzoni, la 12Cilindri riprende infatti il linguaggio formale delle classiche granturismo aperte di Maranello degli anni ’50 e ’60, dando una rilettura moderna di echi del passato che oscillano tra le leggendarie sportive della serie 250 e l’altrettanto amata 365 GTB4, meglio conosciuta come Daytona, nata nel 1968 per sostituire la 275 GTB4 e diventata rapidamente parimenti iconica. Sotto il suo lungo cofano anteriore si cela oggi la più recente evoluzione del classico V12 aspirato di Maranello, con cubatura di 6.5 litri e potenza di 830 CV.

un parterre eterogeno

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Villa La Massa Excellence si distingue da altri eventi analoghi per la capacità di accogliere vetture di grande originalità, ma dai sapori tra loro molto differenti. Così, sul green dell’albergo il pubblico ha potuto ammirare sportive estreme (come la Ferrari SF90 XX Stradale, la rarissima Porsche GT1 del 1995, la Dallara Stradale) e granturismo di più facile impiego (Aston Martin Vantage V8, Ferrari Purosangue, BMW Z8), fino a esemplari iconici come la Ferrari SP2, barchetta del 2020, e autentici restomod del calibro della Totem GT Super (rivisitazione dell’Alfa Romeo Giulia GT del passato, equipaggiata con un motore V6 da 600 CV) e l’Eccentrica V12, rilettura della Lamborghini Diablo.

premi per (quasi) tutti

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A tanta varietà è corrisposta una pari ampiezza dei riconoscimenti: il premio per la vettura con la percorrenza maggiore è quindi andato a una BMW Z8, il cui contachilometri riporta ben 279.300 chilometri; quello per l’auto guidata su strada a Villa La Massa dalla località più lontana alla Ferrari 12Cilindri Spider di Roberto Arpino; quello per l’esemplare posseduto da più tempo dal medesimo proprietario alla Rolls-Royce Corniche S del 1995 di Marcello Fratini. Ancora: i migliori interni sono risultati quelli della Ferrari Testarossa di Oliver Scavetta, elegante quanto raro esemplare di colore blu; quello assegnato da una giuria speciale composta da ragazzi di età inferiori ai 12 anni a una spettacolare Pagani Huayra Roadster BC presentata da Luca Molina; quello decretati dalla “giuria popolare” dei presenti, alla Bugatti EB 110 GT di Maurizio De Angelis; quello, infine, denominato Villa La Massa’s Choice a una Porsche 911 GT1 del 1995. L’evento si è concluso con una “cavalcata” delle protagoniste sulle strade toscane più belle con destinazione Monteriggioni, borgo senese circondato da antiche mura.

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