L'investimento multimilionario dell'argentino rischia di svanire nel nulla, le possibilità di una demolizione sono concrete vista l'inagibilità del terreno

La lussuosissima villa acquistata nel 2022 da Lionel Messi a Ibiza è al centro di un complesso contenzioso e rischierebbe addirittura la demolizione. La proprietà da 16 mila metri quadrati e con una struttura da 500 metri quadrati, situata a Sant Josep de Sa Talaia, è un vero e proprio angolo di paradiso, più volte ritratto anche dalla Pulce e dalla moglie Antonella nei loro post su Instagram. Tuttavia, la residenza è sotto indagine per gravi irregolarità urbanistiche.
La villa di Messi rischia l'abbattimento
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Secondo un contenzioso in corso, l’intera villa sarebbe stata costruita su un terreno protetto dal punto di vista ambientale, violando le normative urbanistiche. Per questo motivo, la residenza è stata definita un “bene tossico” e non può essere né venduta né affittata. Allo stato attuale, manca una licenza di completamento lavori, non c'è un certificato di agibilità e sono stati fatti diversi ampliamenti alla struttura non autorizzati.
Messi è stato già costretto ad abbattere alcuni pezzi della struttura, come un garage e un seminterrato, in seguito a dei provvedimenti delle autorità. Tuttavia, non è da escludere che possano esserci ulteriori demolizioni se non verrà risanata la situazione a livello legale e normativo.
Le ulteriori problematiche dopo "l'attacco" degli ambientalisti
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Nell'agosto del 2024 gli ambientalisti del gruppo Futuro Vegetal hanno preso di mira la proprietà sporcandone il perimetro pittura rossa e nera. Successivamente hanno anche scattato una foto condivisa sui social, rivendicando la paternità del gesto. L'attacco fu un chiaro messaggio di protesta, per portare alla luce le irregolarità della proprietà e i danni ambientali procurati dalla costruzione.
La situazione è ancora lontana da una soluzione definitiva. Quello che è sicuro è che Leo Messi non si aspettava tutte queste problematiche. Il suo investimento immobiliare da più di 10 milioni di dollari non solo non sta rendendo, ma è anche inagibile e rischia la demolizione.