Si trova nel deserto dell'Arabia Saudita. Era un lusso di re Fahd, ora si chiama Highway 10. Ha il tratto rettilineo più lungo del pianeta per il Guinness dei Primati. Ma non è la sola strada dove le curve sono quasi bandite
Maurizio Bertera
27 novembre - 17:24 - MILANO
Ci sono guidatori che amano guidare e altri che utilizzano il viaggio per ascoltare musica, chiacchierare con i passeggeri o telefonare. I secondi, quindi, preferiscono non divertirsi tra curve, discese e salite. Per loro, gente che non si annoia, esiste la strada ideale: si trova in Arabia Saudita ed è stata certificata dal Guinness dei primati per la peculiarità di essere dritta per circa 240 km, senza la minima curva e senza un dislivello significativo. Il tratto fa parte della Highway 10, una strada di circa 265 km che collega le città di Haradh e Al Batha, attraversando il deserto del Rub' al-Khali. Originariamente costruita per uso privato di re Fahd, ora non ha divieti a tutti i guidatori che si armano di pazienza e non temono un colpo di sonno, considerando che si affidano per la quasi totalità al cambio automatico e al cruise control. In Arabia Saudita, a parte i lavoratori stranieri meno abbienti che guidano auto compatte e medie, si vendono tante berline sportive di fascia alta, un mare di Suv (Toyota, Hyundai e Kia in primis) e ovviamente i modelli super premium.
In australia la usano come pista
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Tuttavia, ben lungi dall'immagine desertica e tranquilla che si pensa, la lunga strada rettilinea è sorprendentemente trafficata. In condizioni normali, il viaggio dura circa due ore e venti minuti secondo Google Maps, ma in condizioni di traffico intenso può durare quasi tre ore, rendendola ancora più noiosa del mondo. Questo è ancora più vero se si considera che il limite di velocità è di soli 120 km/h: una tortura per molti automobilisti. Ma non è l'unica nel Paese del Golfo: un'altra strada degna di nota è la Highway 85, che collega Turaif (vicino al confine con la Giordania) a Nairiyah, vicino al Golfo Persico. Si estende per oltre 1.070 km e richiede poco meno di 12 ore per essere percorsa, anche in questo caso con pochissime curve. È evidente che solo nei Paesi con i deserti si possano creare strade del genere. Vedi la famosa Eyre Highway che si estende per 1.664 km, collegando Australia Occidentale e Australia Meridionale. Un tratto di 145 km è dritto e liscio come un biliardo. Nonostante il suo paesaggio arido, attrae chi desidera esplorare l'Outback, la regione più remota. Talvolta viene utilizzata come pista di atterraggio dal Royal Flying Doctor Service (il servizio medico "volante"): in caso di emergenza: posti di blocco allestiti velocemente garantiscono la sicurezza dei veicoli che percorrono la Eyre Highway.
america
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Altre strade per guidatori in cerca del massimo relax si trovano nel continente americano: la Carretera Transpeninsular, in Messico, presenta un tratto di 169 km tra El Médano e Las Barrancas, il più lungo del paese. Il Paraguay vanta un segmento di 207 km, totalmente rettilieno, che attraversa il Paese da nord a sud. E ancora negli Stati Uniti, dove le lunghissime strade con pochi veicoli sono diventate sfondo per racconti e film memorabili a partire da Duel di Steven Spielberg, la ND-46 nel Dakota del Nord offre un tratto di 202 km tra Streeter e Oxbow, dove solo qualche dolce curva interrompe la linearità.
in europa tutte curve
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Tutta un’altra storia in Europa dove per guadagnarsi la fama, le strade devono essere tortuose e richiedere una discreta tecnica di guida. Pensiamo alla Route Napoléon in Francia, in Italia a quella dello Stelvio o la Grossglockner in Austria. O ancora alla mitica Transfagarasan in Romania che si estende per 90 chilometri attraverso i Carpazi, raggiungendo il passo più alto del Paese a 2.042 metri. Una panoramica rinomata per le curve strette, i tornanti impressionanti e le pendenze a volte ripide, che sono una vera delizia per gli appassionati. Dimenticavamo: la geniale Via Appia, costruita nel 312 a.C. dal console Appio Claudio Cieco per collegare Roma a Brindisi, aveva 212 km di strada praticamente rettilinea, 16 dei quali oggi si trovano in un'area protetta da quando l’Unesco l’ha riconosciuta Patrimonio dell’Umanità.









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