La scossa di Auger-Aliassime: "Siamo dei privilegiati, qualcuno non riesce a godersela”

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Il canadese a poche ore dalla semifinale contro Alcaraz: "Sono stanco anch'io, ma non voglio dimenticare la fortuna che ho…"

15 novembre - 13:17 - TORINO

A poche ore dalla semifinale contro Carlos Alcaraz, Felix Auger-Aliassime a Torino ha scosso tutto il circuito con parole che hanno fatto discutere. Per il canadese, che ieri ha battuto Zverev, una parte dei colleghi ha smarrito la prospettiva di cosa significhi vivere da professionisti del tennis. Una presa di posizione insolita per un giocatore tradizionalmente misurato, resa ancora più significativa dal momento in cui arriva, nel cuore delle Finals e alla fine di una stagione in cui è lentamente risalito fino a sfidare il numero 1 del mondo. "Siamo fortunati, privilegiati: viaggiamo, scopriamo realtà diverse, facciamo ciò che amiamo - ha detto -. Non capisco come alcuni non riescano a goderselo. Mi sembra abbiano perso la prospettiva, completamente". Non è stata una accusa, è suonato più come un invito, o meglio un rimprovero, al resto del circuito. Il suo è un ragionamento semplice: in un ambiente spesso dominato da lamentele sul calendario, sulla pressione, sui ritmi, si rischia di dimenticare che il tennis professionistico, pur con tutte le sue complessità, resta un ambiente privilegiato e riconoscerlo è parte fondamentale dell’equilibrio mentale di un top player. 

il calendario

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Il canadese è entrato anche nel merito della gestione del calendario, tema che divide da anni giocatori e addetti ai lavori. Alla domanda perché abbia saltato il torneo di Metz, ha risposto senza cercare scuse: "Ho fatto ciò che era giusto per me. Non ho bisogno di confrontarmi con quello che fanno gli altri…". Un’altra puntura ai rivali che, a suo avviso, si lasciano trascinare da dinamiche di confronto continuo, dalle aspettative degli altrui: "Sono stanco anch’io, è normale dopo un anno così. Ma non voglio dimenticare la fortuna che ho…", ha concluso. Sarà questa maturità nuova che l’ha riportato a un così alto livello, dopo i momenti complicati degli ultimi anni, quando risultati e fiducia sembravano essersi allontanati. Stasera l’esame più difficile.  

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