Il primo gol di Dybala dopo sette mesi consente alla Roma di battere il Sassuolo e di riportarsi al comando della classifica, a braccetto col Napoli netto vincitore del match clou con l'Inter. La Juve perde la terza gara di seguito, dopo il Como e il Real Madrid la Lazio, e per Tudor e' crisi nera. Paga caro il Milan la frenata col Pisa che la costringe a inseguire il nuovo duo in testa.
Nelle altre gare due rigori in rimonta evitano il naufragio della Fiorentina contro un solido Bologna che sembrava in netto controllo della gara. Una boccata d'ossigeno non risolutivo per i viola che rimangono senza vittorie e al penultimo posto. Pioli continua a essere sotto osservazione. Il Bologna rimane al quinto posto con un'altra prova convincente. Si sblocca il Toro in casa e affonda, in rimonta e nel recupero, un buon Genoa che rimane malinconicamente all'ultimo posto. Ci pensa capitan Maripan a trascinare i granata a centroclassifica agguantando la Cremonese. In zona retrocessione sfuma alla fine la vittoria del Verona, sbloccatosi in attacco, per la veemente reazione del Cagliari che rimonta due gol dopo essere stato per un'ora in balia degli avversari.
Nelle gare in trasferta sa solo vincere. E' il paradosso della Roma di Gasperini che ha perso 4 gare interne mentre ha fatto bottino pieno nelle 5 che il calendario, derby compreso, le ha assegnato fuori. Cosi' i giallorossi approfittano della sconfitta al veleno dell'Inter, col 'rigorino' che ha spianato la strada al Napoli che ha poi strameritato i tre punti, per staccarla. Rimane fluida la situazione in classifica ma perdono colpi, oltre alle milanesi, anche Atalanta e Como.
Il Sassuolo è un avversario tosto che la Roma addomestica grazie al gol che sblocca Dybala. Poi un palo di Pellegrini, occasioni per Cristante, Wesley e Celik legittimano i tre punti. Stavolta Gasp ha buone risposte dalle rotazioni della rosa e dall'utilizzo avanzato di Cristante, come agli inizi nell'Atalanta. Il Sassuolo si rende pericoloso solo all'inizio dei due tempi, poi la difesa romanista prende le misure degli avversari che perdono per infortunio capitan Berardi.
Alla Lazio di Sarri basta un gol di Basic nel primo tempo, all'Olimpico, per abbattere la Juve di Tudor. L'1-0 che sa di vendetta incrociata tra i tecnici rimette in carreggiata la Lazio in una stagione difficile, ma soprattutto apre definitivamente la crisi di Tudor: la fiducia della società dopo le prime difficoltà va ora riverificata. La serata dell'Olimpico ha riproposto problemi di personalita', e soprattutto di prolificita' degli attaccanti: Vlahovic-David dall'inizio, poi Yldiz e Openda nella ripresa, per una somma di zero gol.
Le occasioni non sono mancate, specie nel secondo tempo quando la squadra bianconera ha provato il forcing per raggiungere il pari, ma ci ha pensato Provedel con parate decisive. La Lazio recrimina per un secondo giallo mancato a McKennie, la Juve per un pestone in area su Conceicao, per il quale l'arbitro Colombo non ha ricevuto neanche l'ausilio del Var.
Una Fiorentina in crisi di identità si consegna al Bologna, una delle squadre piu' in forma del campionato per trequarti della gara ma alla fine sfiora perfino la vittoria. Un errore difensivo favorisce la bella conclusione di Castro, lasciato colpevolmente solo. Ranieri si divora il pari e il morale va sotto i tacchi. Gli ospiti, senza il loro tecnico Italiano alle prese con una polmonite, in scioltezza raddoppiano con Cambiaghi, poi il tris di Dallinga, che chiuderebbe i giochi, viene invalidato. La reazione disperata dei viola porta a due rigori nel finale trasformati da Gudmundsson e Kean in un assedio in superiorita' numerica, per l'espulsione di Holm. Al 98' Dodo' si divora il 3-2 che avrebbe procurato la svolta per i padroni di casa.
Dopo avere vinto a sorpresa le partite sulla carta impraticabili con Roma e Napoli, il Torino tiene botta anche con una piccola, ma quanta fatica. Il Genoa infatti assalta i granata per togliersi dall'ultimo gradino della classifica e passa in vantaggio con Thorsby sfiorando il raddoppio. Alla distanza il Toro si riorganizza, ma il pari lo trova con un goffo autogol di Sabelli e a fine gara arriva il sospirato raddoppio di Maripan. Ma la firma sul successo, la prima accoppiata dopo sette mesi, la mette Leali (sostituto di Israel) con due salvataggi prodigiosi nel recupero.
Tanti gol e molte emozioni per un pari finale che esalta il Cagliari e deprime il Verona. Finora i due giovani attaccanti del Verona Giovane e Orban avevano mostrato buone qualita' ma scarsa dimestichezza in area, ma a lungo comandano le operazioni. Sono due assist di Giovane a favorire i gol di Gagliardini e Orban, ma molte occasioni vengono sbrogliate da Caprile che tiene il piedi il Cagliari che approfitta del calo dei veneti con due belle conclusioni, sempre sul fronte sinistro, prima di Idrissi e poi di Felici.
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