Leclerc: "Salvato dalla Virtual? Forse, ma che gara!". Verstappen: "McLaren di un altro pianeta"

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Il monegasco ancora a podio: "La Safety Car ci ha dato una mano, ma negli ultimi due GP abbiamo fatto un grande lavoro". L'olandese: "Buona strategia, ma era impossibile prendere Norris"

Jacopo Moretti

27 ottobre - 01:12 - MILANO

La Ferrari convince anche in Messico. Lo fa con Leclerc, secondo e protagonista del settimo podio della Scuderia in questa stagione, ma soprattutto lo fa nella preparazione del weekend, passando dalla messa a punto della vettura fino all’esecuzione del team in pista. Il podio del monegasco riporta così la rossa in seconda posizione nella classifica costruttori a + 1 sulla Mercedes e ora, a quattro GP dal termine, la piazza d’onore torna obiettivo possibile. E che bravo Bearman: il talentino dell’academy di Maranello è quarto con la Haas, cogliendo il miglior risultato in carriera. 

LECLERC SODDISFATTO

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Non può che essere soddisfatto Leclerc, per la cinquantesima volta sul podio da quando è in Ferrari. “Sono felice – conferma il sedici – credo che la McLaren oggi fosse su un altro pianeta e anche la Red Bull era più veloce di noi, eppure abbiamo chiuso davanti a Max. Forse la Virtual ci ha salvati, ma io sono sicuramente contento di quello che la squadra ha saputo fare nelle ultime due corse. Non possiamo avere alcun rimpianto e dobbiamo continuare così fino al termine della stagione”. Più in generale, la SF-25 nelle mani del monegasco è parsa ben bilanciata ed efficace anche nella gestione degli pneumatici, al punto da consentire a Charles di completare la corsa con una singola sosta. “L’avevamo programmata – spiega il team principal Vasseur – peccato non essere riusciti a fare lo stesso anche con Lewis”. 

PENALITÀ HAMILTON

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E, in effetti, per Hamilton è stata una corsa piuttosto complicata, segnata dalla penalità ricevuta nelle fasi iniziali della corsa dopo l’intensa battaglia con Verstappen. L’inglese, finito lungo in curva tre, non ha seguito le indicazioni degli steward nel rientrare in pista, venendo punito con dieci secondi da scontare al pit stop. “Una decisione davvero severa – spiega Vasseur – dieci secondi ci hanno fatto perdere quattro o cinque posizioni. È stata una punizione davvero enorme per noi”. Sicuramente tra i temi di discussione nel briefing dopo la corsa ci sarà anche la partenza, dove i due rossi hanno rischiato di arrivare al contatto sprecando l’opportunità di attaccare il leader Norris: “Era impossibile discutere tutte le situazioni in anticipo – spiega Vasseur – sicuramente Charles non ha fatto la sua miglior partenza e quindi si è dovuto accodare dietro Lando. In generale penso che entrambi i nostri piloti abbiano fatto il loro gioco”. “Io sicuramente di spazio non ne avevo – replica Leclerc – credo che Lewis non sapesse che c’era Verstappen di fianco a noi e probabilmente nemmeno Max sapeva che c’eravamo noi. Io ho solo allungato la frenata per stare lontano dai guai. Poi ho tagliato la curva e ho restituito la posizione a Norris”. 

VERSTAPPEN RIMONTA

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Sul caos di curva uno è arrivato il commento anche di Max Verstappen, autore di una partenza ad alto rischio, finendo lungo in curva uno e poi abilissimo nel gestire una Red Bull fuori controllo sull’erba della via di fuga. “C’è stata sicuramente tanta azione – ha spiegato l’olandese- io ero largo e ho frenato tardi, così mi sono ritrovato nell’erba”. Dopo un primo stint poco competitivo, il campione del mondo ha poi risalito la classifica grazie alla gomma morbida, arrivando ad insidiare la seconda posizione di Leclerc: “La nostra strategia è stata davvero buona – ha spiegato Verstappen – probabilmente il problema è stato il primo stint, quando non avevamo grip. Poi, passati sulle soft, la situazione è migliorata moltissimo. Da lì è andato tutto piuttosto bene. Alla fine credo che fossimo piuttosto veloci, ma comunque non abbastanza per battere la McLaren”.

SUPER BEARMAN

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Quarto, alle spalle dell’olandese c’è un fantastico Bearman. “Sono davvero entusiasta – racconta raggiante l’inglese – mi hanno persino votato come pilota del giorno. Sul finale dietro di me c’era persino una McLaren, eppure sono riuscito a rimanere davanti. È un risultato incredibile per il team. Confesso che al secondo stop ero piuttosto dubbioso, non sapevo che anche gli altri si erano fermati, ma siamo stati bravissimi”. “Ha fatto un lavoro eccezionale – aggiunge poi Vasseur, che segue con attenzione il talentino dell’academy del Cavallino – non ha commesso nemmeno un errore fin dall’inizio del weekend, perfetto dall’inizio fino alla fine”. “Ollie continua a stupirmi, non ho più parole per lui”, il commento di papà Bearman, incontenibile nel box.

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