Negli anni Ottanta e Novanta Beppe Gualini ha incarnato lo spirito dei piloti privati, affrontando sia la Parigi-Dakar e i rally africani, sia il Camel Trophy, con passione e resistenza. Ogni gara era un viaggio epico, una sfida estrema tra tempeste di sabbia, dune infinite e pericoli impensabili, dai predoni Tuareg alle mine nascoste nel deserto, durante le guerre civili. Con le sue moto, spesso appesantite da attrezzi e serbatoi enormi, Gualini ha dimostrato che la determinazione può battere la tecnologia dei piloti ufficiali. Le sue capacità di navigazione, affinate in condizioni proibitive, e la resistenza fisica lo hanno reso una leggenda. Nonostante i rischi, Beppe non ha mai smesso di inseguire il suo sogno, lasciando persino un posto di lavoro sicuro per vivere l’avventura. Oggi, Gualini racconta quelle storie incredibili nel suo libro “Una vita fuori traccia”, testimoniando che il vero successo è avere il coraggio di seguire la propria passione, anche quando tutto sembra impossibile. Un uomo, una leggenda, un esempio di vita.