La Lazio dimentica Como: 4 gol al Verona con super Castellanos

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Doppio vantaggio già dopo 10' con Guendouzi e Zaccagni, nel finale di tempo il tris di Taty che aveva servito l'assist nelle prime due reti. Nel finale sigillo di Dia 

Elmar Bergonzini

Collaboratore

31 agosto - 22:38 - ROMA

È arrivata la risposta tanto attesa. La Lazio, dopo la brutta sconfitta di Como, ha reagito imponendosi in scioltezza sul Verona. All'Olimpico finisce 4-0 con le reti di Guendouzi (al 3'), Zaccagni (al 10'), Castellanos (al 41') e Dia (82'). I biancocelesti, che non vincevano in casa addirittura dal 9 febbraio (5-1 al Monza) sono stati aggressivi fin dai primissimi minuti di gioco, mostrando un'altra faccia rispetto a una settimana fa. Il Verona si è invece svegliato tardi, mettendo raramente in difficoltà Provedel. Ottima la prestazione di Castellanos, che oltre a realizzare il 3-0 ha servito gli assist per i primi due gol dei biancocelesti: per quello a Zaccagni si è perfino concesso una rabona. 

la gara

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Sarri, oltre al modulo, conferma nove giocatori su undici rispetto alla trasferta di Como, inserendo solo Rovella per Cataldi e Marusic per Lazzari. Per il resto ha dato fiducia alla squadra. Il Verona di Zanetti, invece, è sceso in campo con un atteggiamento passivo, consentendo ai padroni di casa di prendere campo fin dai primi minuti: al 3' è Castellanos, lanciato da Rovella, a servire a rimorchio Guendouzi che non ha problemi a battere Montipò. Passano poco più di cinque minuti e la Lazio raddoppia: è ancora il Taty a inventare, mandando Zaccagni in porta con una bellissima rabona. Il capitano biancoceleste non segnava da marzo, all'Olimpico, in A, addirittura da novembre. La Lazio non fatica a gestire pallone e risultato, continuando a creare, il Verona, invece, si vede solo al 30', quando Bernede colpisce il palo dal limite e, subito dopo, è Sarr a trovare pronto Provedel. I biancocelesti rispondono al 41', quando Castellanos, su punizione di Rovella, sfrutta un'uscita a vuoto di Montipò per trovare il 3-0 di testa. 

la ripresa

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Nel secondo tempo la Lazio continua a gestire il pallone, creando, di tanto in tanto, azioni interessanti: fra i più ispirati c'è Rovella (entrato solo nella ripresa a Como), che in più occasioni ha cercato l'imbucata per i compagni. L'ex juventino ha cercato, più frequentemente rispetto al solito, anche la conclusione dalla distanza, senza mai dare la sensazione di voler alzare il piede dall'acceleratore. Meno timido, rispetto alla prima giornata, anche Nuno Tavares, che da ottobre, frenato da vari problemi fisici, non è più riuscito a servire assist. Importante, nel finale, anche il gol di Dia, pure lui a secco per tutto il precampionato proprio come Castellanos. Troppo remissivo invece il Verona, che non ha mai dato la sensazione di credere di poter riaprire la partita. E così la Lazio si è potuta prendere i primi 3 punti del campionato stagione. Che all'Olimpico aspettava da quasi 7 mesi.

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