L'Italia, Velasco e le 4 rinunce: "La porta per loro è quasi chiusa". Cosa c'è dietro le scelte

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Presentata la stagione delle Nazionali: polemica per i no di Chirichella, Lubian, Pietrini e Bonifacio. Fuori anche Bosetti. Egonu e Giannelli i due leader

Davide Romani

Giornalista

6 maggio 2025 (modifica alle 21:55) - MILANO

Un inizio col botto. All’Auditorium Testori di Palazzo Lombardia a Milano – alla presenza della Ministra del Turismo, Daniela Santanché, del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e del Sottosegretario allo Sport e ai Giovani della Regione Lombardia, Federica Picchi - è stata presentata la nuova stagione delle Nazionali. Un’estate azzurra che culminerà con i Mondiali: le donne oro olimpico a Parigi 2024 saranno impegnate in Thailandia, gli uomini campioni del mondo in carica difenderanno il titolo nelle Filippine. Il momento più atteso era quello delle liste. L’elenco di giocatrici e giocatori scelti da Velasco e De Giorgi per la Nations League, il torneo che da anni prepara all’appuntamento clou della stagione: Europeo, Mondiale o Olimpiade. E una volta svelati i nomi, è stata la lista femminile ad attirare l’attenzione. Soprattutto per l’assenza di alcune candidate all’azzurro come Marina Lubian (oro a Parigi) e Cristina Chirichella (oro europeo nel 2021) reduci dal Grande Slam con Conegliano, Elena Pietrini (oro europeo nel 2021) rientrata da poco con Milano dopo un intervento alla spalla destra e una lunga riabilitazione, e Sara Bonifacio, nell’ultima stagione Novara. Velasco non si è nascosto e ha di fatto chiuso a loro la porta anche per il futuro: "Mi hanno detto di no. Capisco le loro motivazioni, le accetto e le rispetto. Nessuno pensi di poter decidere ogni anno se venire o no in Nazionale. Per me la porta è quasi chiusa. Un no è sempre un no. Un discorso è dire: ho un problema e appena lo risolvo sono lì. Un conto è dire: mi prendo un’estate. L’Italia non è un club, è una cosa speciale". 

Assenze olimpiche

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 Rispetto alla fantastica cavalcata di Parigi, è balzata all’occhio l’assenza di Caterina Bosetti. Reduce da una stagione in Turchia con il Vakifbank e pronta a vivere una nuova avventura a Scandicci, la 31enne è stata esclusa dal nuovo progetto azzurro. Una decisione sofferta che Velasco ha spiegato così: "L’ho chiamata e le ho spiegato che in quel ruolo abbiamo bisogno di lanciare nuove giocatrici che ci diano un passo in più. Vogliamo ripeterci in un nuovo ciclo, in quello precedente abbiamo cominciato dalla fine vincendo subito a Parigi". L’Italia potrà comunque contare su Paola Egonu, confermatissima nel ruolo di leader da parte del ct che ricorda come "per Paola nel 2023 fu diverso il discorso del rifiuto all’azzurro. Prima di dire no alla chiamata è stata lei a essere lasciata fuori". 

Ripescato dall’A2

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 Diverso il discorso in campo maschile. La finale scudetto non è ancora conclusa (oggi gara-4), dal 16 al 18 maggio Perugia sarà in campo nella Final Four di Champions, ma Fefé De Giorgi ci tiene a elogiare lo spirito d’appartenenza dei suoi ragazzi, soprattutto del capitano: "Simone Giannelli - dice il c.t. - ha dato disponibilità a raggiungere il gruppo subito dopo la finale di Champions nel weekend del 18 maggio. Dovrò gestire il suo riposo". Convocazioni maschili con poche novità e qualche bel ritorno. "Come successo nel 2021 con Romanò, allora impegnato in A-2, ho convocato un altro giocatore che arriva dalla nostra seconda serie: Giulio Pinali. Il ragazzo faceva parte del gruppo azzurro quando abbiamo vinto l’Europeo nel 2021 e il Mondiale nel 2022. Dopo due anni complicati (ha subito un serio infortunio alla caviglia sinistra, ndr), è ripartito dalla A-2 e ha disputato un ottimo campionato culminato con la promozione di Cuneo, per questo ho voluto premiarlo". Nella preparazione alla Nations League 2025 gli azzurri avranno il modo di giocare una partita speciale: "Il 31 maggio giocheremo un’amichevole a Padova contro l’Iran, un’occasione speciale per ricordare il compianto campione azzurro Michele Pasinato (per anni bandiera di Padova, è mancato l’8 aprile 2021, ndr)".

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