L'Etna erutta. Nube alta chilometri, crolla parte del cratere. Allerta per i voli

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Aumenta l’attività stromboliana, escursionisti in fuga

2 giugno - 14:08 - MILANO

L'Etna torna a ruggire. Lunedì 2 giugno, un'imponente nube eruttiva ha rapidamente sovrastato il vulcano e si è innalzata per diversi chilometri. L’evento è stato preceduto da un'improvvisa intensificazione dell’attività esplosiva dal cratere di Sud-Est ed è stato accompagnato da un forte boato. Secondo l’Osservatorio etneo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), l’origine della nube sarebbe un flusso piroclastico innescato dal crollo di una porzione del fianco settentrionale del cratere.

Il materiale incandescente, almeno in base alle prime osservazioni, non avrebbe superato l'orlo della Valle del Leone, ma l’innalzamento del tremore vulcanico a livelli molto elevati ha spinto gli escursionisti ad abbandonare precipitosamente i sentieri. Intanto, dalla sommità del vulcano si osservano modeste colate che si dirigono verso la Valle del Bove. In tutta l’area è stata attivata l'allerta rossa per l’aviazione.

eruzione etna, la nube piroclastica

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Nella porzione di cielo sopra la Sicilia orientale, si è alzata una colonna di cenere e gas alta diversi chilometri, ben visibile sia dal mare che da numerosi centri urbani. La nube eruttiva si è propagata in direzione Ovest-Sud-Ovest, in linea con i modelli previsionali. Al culmine dell’evento, un fragoroso boato è stato udito anche a distanza, a testimonianza della potenza dell’esplosione. Il tremore ha raggiunto valori importanti, con centroide localizzato nell’area del cratere di Sud-Est, a una quota di circa 2.800 metri.

Fontane di lava

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L'eruzione dell'Etna è stata caratterizzata da esplosioni di forte intensità e trabocchi lavici, alimentati dalla crescente pressione interna. L’innesco della nube, causato dal cedimento di parte del fianco settentrionale del cratere di Sud-Est, ha generato un flusso piroclastico evidente con le telecamere termiche.

Allerta rossa per l’aviazione

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Nel pomeriggio, l’Ingv-Oe di Catania ha aggiornato il Vona (Volcano Observatory Notice for Aviation) con una "allerta rossa", il livello massimo, ma previsione "arancione". Fonti dell'aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania fanno sapere che "la situazione è monitorata" e che al momento, a differenza dello scorso luglio, la gestione dei voli non subisce ricadute.

La Gazzetta dello Sport

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