L'errore concettuale più grave per un giocatore di poker

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Uno degli aspetti più difficili da comprendere per un giocatore non così esperto è il 'lungo periodo'. Spesso il nostro giudizio, positivo o negativo che sia, parte da un presupposto sbagliato. Scopriamo perché essere troppo fedeli alla realtà può rischiare di non farci crescere come giocatori

L'analisi del proprio gioco è una tappa necessaria sulla quale sostare per lungo tempo. Capire se una giocata, una scelta o una size sono corrette non riguarda solo un momento specifico. Lo studio deve essere ampliato temporalmente. Essere result oriented è l'errore più grave a livello strategico per un giocatore

LISTA NON PROPRIO CORTA

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Sappiamo bene che anche nel Texas Holdem esistono i professionisti. Questo significa che ci sono persone estremamente preparate che hanno studiato i principi base, per poi passare a concetti avanzati. In più sono persone che hanno tanta esperienza al tavolo e che possono fare leva anche su quell'aspetto. Tutti i "giochi" possono essere visti come passatempo: dalle carte, agli scacchi al (poco conosciuto) Go. C'è però qualcuno che lo "fa di mestiere" e che può quindi aiutarci a migliorare, evidenziando limiti e problematiche del nostro gioco. La lista degli errori più comuni per un amatore è abbastanza lunga. C'è però una differenza sostanziale tra un torneo di poker e uno di scacchi. Nel primo anche un giocatore poco preparato può avere l'incastro giusto per trionfare e portarsi a casa titolo e soldi. Questo può succedere al di là della differente conoscenza delle basi o dei concetti avanzati tra un amatore e un professionista. Alcune situazioni sono imparabili per chiunque. Detto questo gli errori più comuni restano tanti ma per un attimo finiscono in soffitta. Ciò che non dobbiamo fare è pensare di aver fatto tutto giusto prendendo per buono solo il risultato

ESSERE RESULT ORIENTED E' UN GRAVE ERRORE STRATEGICO 

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Signore e signori, purtroppo non si scappa: in molti pensano che se una giocata è riuscita allora deve essere "per forza" corretta. Il nostro giudizio spesso è orientato e influenzato dal risultato finale. Ciò comporta una ripetizione delle giocate fin quando non ci sorge il dubbio: "Ma non è che l'altra volta ho avuto semplicemente fortuna?". Pensate a quanti principi pokeristici e calcoli si devono fare per cercare, ripetiamo: cercare, di prendere le decisioni corrette. Alcuni principi ci dicono che il costo di una puntata va rapportato alle chance di vittoria che stimiamo di avere. Ciò significa che se abbiamo ad esempio bilaterale al flop, esistono al contempo dei call corretti e dei fold altrettanto corretti. Essere "result oriented" significa che se una volta abbiamo chiuso il punto portandoci a casa un pot gigantesco, allora dovremmo sempre fare così. Sappiamo altrettanto bene che, leggendo queste "storie", molti penseranno: "Beh ma è ovvio, non tutto va trattato nello stesso modo". Però fidatevi: una volta al tavolo, un concetto letto su un sito viene dimenticato e la nostra mente vola a quella volta che con bilaterale avevamo chiuso il punto. Il consiglio è: analizzate la correttezza del principio, non il risultato finale

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