L'assemblea dell'Anm: 'La riforma altera l'assetto costituzionale'

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L'Associazione Nazionale Magistrati "non può restare inerte di fronte a una riforma che altera l'assetto dei poteri disegnato dai Costituenti e mette in pericolo la piena realizzazione del principio di uguaglianza dei cittadini davanti alla legge". E' quanto si afferma nel documento conclusivo dell'assemblea generale del sindacato delle toghe con cui si dà il via libera ad "una campagna nazionale di informazione e sensibilizzazione sul significato e sugli effetti della riforma costituzionale, anche in vista della consultazione referendaria".

"Una magistratura forte con i deboli e debole con i forti non garantisce più la tutela effettiva dei diritti - si legge nell'atto -, nè l'equilibrio tra i poteri dello Stato, condizione imprescindibile della democrazia. Questa riforma non rende la giustizia più rapida o più efficiente: la rende meno libera, più esposta all'influenza dei poteri esterni e meno capace di difendere i cittadini.

"La magistratura italiana rivendica il diritto - e il dovere - di essere autonoma e indipendente per garantire che la legge resti davvero uguale per tutti. Per questo l'Associazione Nazionale Magistrati si impegna a promuovere, a livello nazionale e territoriale, iniziative di approfondimento e confronto con la società civile, l'Avvocatura, l'Accademia e le altre magistrature per spiegare con chiarezza le ragioni del proprio dissenso e le conseguenze della riforma", si afferma nel documento. 

"Ho ritenuto importante essere qui perché bisogna essere compatti contro la separazione delle carriere. C'è I'idea strisciante e non molto nascosta di controllare il pubblico ministero, di normalizzare la magistratura, di far diventare i magistrati dei perfetti burocrati, di non farli andare a mettere il naso oltre la scrivania: di farli lavorare solo su ciò che ti arriva sul loro tavolo", hadetto il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri che ha preso parte all'assemblea generale dell'Anm. "Noi dobbiamo invece tenere alta l'idea e la preoccupazione che la magistratura deve e essere libera, indipendente e soprattutto serena", ha aggiunto. 

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