Da Roma a Firenze, da Torino a Bologna, Fratelli d'Italia festeggia i tre anni di esecutivo targati Meloni e punta a fare il bis. "Un governo non solo di legislatura, ma il governo della svolta, che prende per mano l'Italia" di fronte a "sfide mostruose", rivendicano dal palco dell'hotel Parco dei Principi della Capitale, in una sala strapiena di eletti e simpatizzanti. "E' la la prima volta nella storia della Repubblica Italiana che i partiti che sostengono il governo hanno più consenso dopo 3 anni di governo di quando hanno iniziato. Normalmente in Italia governare logorava...", dice dal capoluogo toscano Giovanni Donzelli che poi rilancia sul premierato, da approvare entro il 2027.
"L'Italia è tornata sul podio ovunque, perché aveva grandi potenzialità e perché oggi ha un governo che l'aiuta a mettere queste potenzialità a regime, trasformandole in ricchezza e valore", scandisce il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida. Che, nel suo lungo intervento a Roma parla anche dei dazi e delle ultime polemiche generate da un video ripostato da Donald Trump: "Nei trattati c'è scritto che le trattative con i paesi terzi sono attribuzione dell'Ue e quindi lavoriamo insieme all'Ue, è stato chiuso un accordo".
Il titolare dell'Agricoltura sembra convinto che i dazi statunitensi "non avranno un grande effetto" sul settore dell'agroalimentare e, anzi, si sbilancia: "Sono pronto a scommettere che le cose continueranno ad andare bene". Il vino? "Il rischio ce l'hai con i tuoi concorrenti" ma quelli europei "hanno i nostri stessi dazi, ce l'hai con il Sudafrica che fa ottimi vini ma Trump gli ha messo dazi del 30%, quindi in quel caso paradossalmente ci ha fatto quasi un favore".
I meloniani rivendicano la capacità di saper parlare a tutti gli italiani, anche ad un elettorato di sinistra con misure concrete. Di qui, scandisce il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, "la reazione aggressiva" di "un'opposizione brutalista e pregiudiziale", in poche parole "anti-italiana". Questo "è il governo della svolta e il governo del popolo".
Spetta al coordinatore romano del partito Marco Perissa ricordare le origini: "Noi non siamo nati nel settembre 2022, noi veniamo da tanto lontano", "siamo il frutto dell'unione tra la rabbia di un popolo e la voglia di riscatto". Oggo "Fratelli d'Italia," è diventata "la casa di tutti coloro che si riconoscevano e si ritrovavano in un principio di buon senso in un sistema di valori di ispirazione cattolica, che fa leva sulla parte buona della società civile. Così nasce un progetto politico che acquisisce una vocazione maggioritaria".
Di imposte parla il viceministro all'Economia, Maurizio Leo, contestando al centrosinistra la tesi secondo la quale il governo starebbe alzando le tasse: "Noi le abbassiamo, all'opposizione "non conoscono bene quelli che sono i rudimenti della scienza economica". E, promette, "nel 2027 ci attendono altri 5 anni" sulla stessa traiettoria. La viceministra al Lavoro Maria Teresa Bellucci sottolinea come in tre anni siano stati "creati oltre 1 milione di posti di lavoro raggiungendo un risultato storico". Mentre il presidente della commissione Cultura Federico Mollicone fa sapere: già "abbiamo realizzato l'80% della piattaforma programmatica sulla cultura di Fratelli d'Italia".
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