L'allenatore maledetto di Monzon: Amilcar creava pugili ma non salvava uomini

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guantoni

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Un omone gigantesco che nella sua vita aveva fatto il wrestler e lo sportellista in banca: impose ai suoi pugili una vita monastica, insegnava loro la differenza tra combattere e fare a pugni, e quando incontrò il suo atleta-capolavoro....

Paolo Marcacci

Collaboratore

24 dicembre 2025 (modifica alle 14:40) - MILANO

In tante delle foto che lo ritraggono ha un dito puntato verso la tempia: come a indicare la forza dei pensieri, che hanno la stessa iniziale dei pugni, ma che arrivano prima, per stabilirne l'ordine. Aveva visto la luce il 23 ottobre 1922 a "Desvio Kilometro 140 y Abipones", Dipartimento di San Justo, nella provincia di Santa Fe, nel nord dell’Argentina. Era un paesino, o meglio un pueblo che - Tiene más nombres que habitantes -. In un posto così, salire sul ring era una delle poche occasioni per incontrare altra gente e, forse, per evitare di fare il campesino, il contadino, a vita.

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