Kolo Muani e Vlahovic, perché sceglierne uno solo? Motta trovi il modo di farli giocare insieme

L'arrivo dell'ex Psg ha spinto in panchina il serbo, ma non dev'essere il modulo ad adattarsi ai calciatori? I due in coppia non avrebbero nulla da invidiare a Lautaro e Thuram

Il mercato di gennaio ha cambiato, in qualche caso stravolto, l’immagine di alcune squadre. Troppo forte il desiderio di dare una svolta, in un calcio che premia i successi e permette perciò di autolimentarsi. Si è rifatta il look anche la Juve, che ha piazzato uno dei colpi migliori, perché non c’erano dubbi che Kolo Muani fosse un calciatore in grado di prendersi subito la scena: troppo importante il suo curriculum per temere uno svolgimento diverso. Fatto sta che in due partite ha segnato già tre gol, confermando che i grandi calciatori sanno prendere immediatamente le misure delle nuove situazioni. Il suo arrivo ha però finito per spingere in panchina Vlahovic, che pure rappresenta un patrimonio tecnico e - anche in caso di possibile cessione - economico. Uno che ha avuto mille problemi, anche troppi infortuni che ne hanno condizionato le stagioni, ma resta comunque una garanzia assoluta. Non a caso, e troppo spesso viene dimenticato, lo scorso anno è stato vice-capocannoniere del campionato, secondo solo a Lautaro Martinez.