Lo Sporting è fermo sui 60 milioni della clausola, i bianconeri forti della volontà del centrocampista partirebbero da 40 più bonus. E c'è sempre il caso Douglas Luiz...
Dal nostro inviato Filippo Cornacchia
3 agosto - 08:20 - HERZOGENAURACH (GERMANIA)
Il richiamo dell’Italia è sempre forte e Morten Hjulmand, dopo due anni in Salento, tornerebbe volentieri in Serie A sfruttando il frecciarossa della Juventus. Il regista a tutto campo dello Sporting, una delle tante intuizioni di mercato di quel volpone di Pantaleo Corvino, ha già dato una disponibilità di massima al trasferimento a Torino. Troppo invitante la prospettiva di tornare nel nostro campionato dalla porta principale, con uno stipendio più alto di quello attuale e un contratto fino al 2030. Tutto semplice, un po’ come trovare il pezzo da cui cominciare a costruire un puzzle. Il problema di Hjulmand e della Juventus, almeno per il momento, sono le altre tessere dell’operazione. Tutto ha un prezzo e i campioni di Portogallo, dopo la ricca cessione del bomber Viktor Gyokeres all’Arsenal, non intendono fare sconti per il danese, capitano e leader. Lo Sporting non vuole trattare Hjulmand in questa fase e si “difende” sventolando la clausola rescissoria da 60 milioni. Troppi soldi per (quasi) tutti, non soltanto per la Juventus. L’ex Lecce, però, insiste per cambiare aria e il suo entourage è tuttora convinto di poter raggiungere un compromesso a cifre più umane con lo Sporting: una quarantina di milioni, magari mitigati da una quota in bonus legati al rendimento di Hjulmand e della Juventus.
la staffetta
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Più o meno l’incasso che alla Continassa sperano di ottenere attraverso formule creative dal ritorno di Douglas Luiz in Premier League. L’ex Aston Villa, multato dai dirigenti bianconeri per non essersi presentato al raduno e ieri nemmeno in panchina nel test contro la Reggiana (come Arthur e Weah), spera nel Nottingham Forest, però non ha ancora chiuso la porta a Everton e West Ham. Ma intanto Douglas è volato con capitan Locatelli e compagni a Herzogenaurach, che fino al 9 agosto sarà la sede del ritiro tedesco dei bianconeri. E finché il brasiliano sarà in Germania, per la Signora sarà complicato provare a sbloccare Hjulmand o un altro mediano. Comolli, una volta naufragato l’affare Alberto Costa con lo Sporting – l’ex juventino alla fine si è accasato ai rivali del Porto - ha provato a smuovere i biancoverdi offrendo uno tra Douglas Luiz e Arthur come contropartita per il 26enne danese. L’incastro, però, non è decollato.
gli altri
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L’impressione è che serviranno quantomeno argomenti più importanti per tentare i portoghesi, i quali oltre ad essere abili mercanti in questo momento non hanno nemmeno necessità di vendere dopo i 70 milioni (più bonus) incassati dall’Arsenal per Gyokeres. Alla Continassa ne sono perfettamente consapevoli, ma puntano sulla volontà del giocatore e sulla convinzione dell’entourage del danese di poter strappare uno sconto nelle prossime settimane. Comolli da un lato insiste per Hjulmand, uno dei profili preferiti anche di Igor Tudor, ma dall’altro continua a lavorare anche su altri fronti. Colloqui e riflessioni proseguono.
Ai bianconeri piace Matt O’Riley del Brighton, danese come Hjulmand e un anno fa nel mirino dell’Atalanta per sostituire Teun Koopmeiners. Ai primi posti della lista resiste Yves Bissouma, maliano segnalato in uscita dal Tottenham: in corsa anche Fenerbahce e West Ham. Sullo sfondo ci sono sempre il sogno impossibile Sandro Tonali (Newcastle) e l’ex Fiorentina Sofyan Amrabat, attualmente al Fenerbahce di José Mourinho.