Juve alla pari per 45', poi non basta Di Gregorio: vince il Real e Tudor saluta il Mondiale

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Per un tempo la Signora resiste e non corre troppi rischi. Nella ripresa è il gol di Gonzalo Garcia che condanna i bianconeri

Dal nostro inviato Filippo Cornacchia

1 luglio 2025 (modifica alle 23:18) - MIAMI (STATI UNITI)

La Juventus fa paura al Real Madrid per mezzora, spinta da un super Yildiz, ma non basta per staccare il biglietto per i quarti del Mondiale per club. I blancos, scampati i pericoli iniziali, prendono in mano la partita e nella ripresa la portano a casa grazie al colpo di testa vincente di Gonzalez Garcia. La Signora resta in gara fino alla fine contro le stelle madridiste: prestazione seria, rafforzata dalle parate di Michele Di Gregorio nuovamente decisivo come contro il Manchester City. I bianconeri salutano l’America con due sconfitte in quattro gare. Dopo l’Inter, la Juventus: l’Italia non ha più rappresentanti al Mondiale. Adesso il Real Madrid troverà nei quarti la vincente di Borussia Dortmund-Monterrey, in campo nelle prossime ore.

super yildiz

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Xabi Alonso parte con Mbappé in panchina e la coppia Gonzalo Garcia-Vinicius in attacco. Tudor rilancia i titolari Conceicao e Yildiz alle spalle di Kolo Muani. La Juventus sembra aver dimenticato la manita subita dal Manchester City ed entra in campo con coraggio e senza l’eccessivo rispetto mostrato nei confronti degli inglesi. Merito soprattutto di Kenan Yildiz, per almeno mezzora il più galattico dei ventidue in campo: prima il turco spalanca la porta a Kolo Muani con una invenzione pazzesca, ma il francese spreca davanti a Courtois alzando troppo il pallonetto. Allora il numero dieci juventino si mette in proprio e sfiora il vantaggio. I lampi di Yildiz trasmettono fiducia alla Signora, ma non svegliano più di tanto il Real Madrid, che palleggia molto senza trovare sbocchi. Ai pericoli creati dall’ex Bayern si aggiunge un colpo di testa ravvicinato di Conceicao. Troppo poco per impensierire Courtois. Al terzo scampato pericolo in meno di mezzora, però, il Madrid inizia una nuova gara, quella che probabilmente Xabi Alonso avrebbe voluto dall’inizio. Salgono di giri Arda Guler, Bellingham e soprattutto Valverde: basta e avanza per creare pericoli. Ma l’inglese (tiro ravvicinato) e l’uruguaiano (bolide dalla distanza) si scontrano con un Michele Di Gregorio reattivo e in versione City.

garcia condanna la juve al 54'

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Il Real Madrid inizia il secondo tempo come aveva concluso il primo e inizia ad assediare la Juventus. Dopo i tentativi di Valverde e Bellingham, i blancos sbloccano la partita con Gonzalo Garcia in meno di dieci minuti: il canterano raccoglie il cross preciso di Alexander-Arnold e batte di testa Di Gregorio. Il vantaggio non ferma il Madrid, che sfiora il raddoppio con una acrobazia di Valverde e poco dopo l’ora fa debuttare al Mondiale per club anche Mbappé, invocato a lungo dal pubblico di Miami. La Juventus fatica a riguadagnare campo, ma si difende di squadra e viene tenuta in partita ancora una volta da Di Gregorio, che para in tutti i modi: bellissimo il riflesso di piede sulla conclusione di Arda Guler. Tudor a sorpresa richiama in panchina Yildiz (al suo posto Koopmeiners), calato di giri nella ripresa ma comunque un po’ perplesso al momento del cambio. Mossa della disperazione che non produce effetti: ai quarti va il Real Madrid.

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