Il tecnico della Dea: "Mi piace molto, è aggressivo, attacca bene, con ritmo. Ci aspetta una partita molto difficile". Djimsiti: "Occhio a Chory, gli basta poco per segnare"
Giorgio Dusi
21 ottobre - 20:42 - BERGAMO
Per l’Atalanta la sfida contro lo Slavia Praga è “una tappa fondamentale per il nostro cammino europeo”. Parole di Ivan Juric alla vigilia della sfida contro i cechi, terza gara della League Phase. Per ora il bilancio dice una sconfitta contro il Psg (“Unica partita in cui abbiamo sofferto”, afferma) e una vittoria contro il Bruges ottenuta proprio in casa. Ma attenzione all’avversario: “Mi piace molto, è aggressivo, attacca bene, con ritmo. Ci aspetta una partita molto difficile. Non sarà la squadra che ha perso 4-0 con l’Inter”.
scelte
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Nell’ultimo allenamento c’erano 25 giocatori a disposizione, compreso Sead Kolasinac, che è tornato in gruppo dopo 6 mesi ma che difficilmente sarà convocato: “Bellissimo rivederlo con noi, ci ha fatto piacere, ma non è sicuramente pronto per giocare”. I recuperati Bellanova, Zalewski e Kossounou “sono in grado di partire dal 1’”, ma le scelte restano ancora lontane dall’essere definitive: “Devo ancora decidere la formazione, compreso se giocare con Lookman o con una punta vera davanti”.
miglioramenti
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“Nell’ultima partita abbiamo creato molto e fatto tutto il massimo per segnare, è andata male in alcuni casi, ma in altri si potevano prendere decisioni migliori, calciare meglio, passarla meglio - prosegue Juric analizzando la prestazione nel complesso - ma la nostra sensazione è estremamente positiva, con il rammarico di aver lasciato punti per strada”. E poi ci sono altri miglioramenti, quelli di Scamacca: “Mi ha fatto vedere un po’ del suo talento ma deve raggiungere una condizione giusta per iniziare a giocare, altrimenti gli si toglie fiducia. Sta lavorando come un matto. Lo vedo sempre meglio”.
occhio alla punta
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Berat Djimsiti, tra i veterani del gruppo nerazzurro, pone l’accento sulla punta Chory, pericolo numero uno: “L’ho sfidato in nazionale e mi è rimasto impresso per quanto è fisico e bravo in area, gli basta poco per segnare”. Un messaggio poi al compagno Giorgio Scalvini, fermato dal quarto infortunio in 18 mesi: “È molto forte, farà anche questa strada che va sopra l’infortunio”. Nel frattempo spazio per Ahanor: “Le differenze di età nel calcio sono enormi, ma in campo sono zero. Honest gioca con grande esperienza. Se lo merita perché in allenamento dà tutto, spero che diventi ancora più forte”.