Italia nella leggenda: così Velasco ha portato le azzurre fuori dall'orticello del volley

15 ore fa 1

opinione

Contenuto premium

Il carisma del tecnico esalta le ragazze del volley, che soffrendo sono diventate una squadra invincibile

Giorgio Specchia

8 settembre - 08:06 - MILANO

L’Italia del volley femminile era già nella storia, posto meritato dopo l’oro olimpico di Parigi 2024, il primo della nostra pallavolo. Da ieri la squadra di Julio Velasco è nella leggenda perché accoppiare il Mondiale all’oro di Olimpia, diventando così due volte campionesse in carica, è un’impresa che nello sport azzurro era riuscita solo alle Nazionali di Vittorio Pozzo nel calcio e di Ratko Rudic nella pallanuoto. Erano gli anni ’30 e gli anni ’90, erano due squadre maschili. Le ragazze d’oro invece sono il dolce presente e le 36 vittorie di fila - con dentro Olimpiade, Nations League e Mondiale - le fa assomigliare tanto a un dream team. Ma loro non sono quel dream team, non sono come gli Stati Uniti del basket che a Barcellona 1992 con Michael Jordan, Larry Bird e Magic Johnson vincevano con uno scarto medio di 44 punti. La Nazionale di Velasco sa vincere soffrendo e in Thailandia, tra la semifinale di sabato con il Brasile e la finale di ieri con la Turchia, è stata in campo 4 ore per portare a casa due successi al tie-break. Sempre da favorite, con il peso di un pronostico da rispettare. Velasco si è formato in giro per il mondo e il suo amore per il volley nasce in Argentina. Dove incrociò pure il professor Carmelo Pittera, allenatore dell’Italia maschile che nel 1978 stupì il mondo con l’argento a Roma e l’anno dopo rimase un mese a Buenos Aires per un corso all’università. Tra gli allievi c’era Julio: un rompiscatole affettuoso e dalle mille domande, capì subito di avere davanti un tecnico di valore. 

Abbonati, puoi disdire quando vuoi.

Leggi l’intero articolo