Italia chiede revisione Pnrr, modifiche alla settima rata

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Il 21 marzo l'Italia ha presentato alla Commissione Ue una quinta richiesta di modifica del Pnrr. Lo conferma all'ANSA un portavoce dell'esecutivo Ue.

La richiesta "include, tra l'altro - spiegano fonti della Commissione -, modifiche tecniche relative a tappe e obiettivi della settima richiesta di pagamento, nonché qualsiasi altra proposta giustificata dai requisiti del regolamento". "Per il momento, la Commissione non ha ricevuto alcuna richiesta di spostare o trasferire alcuni obiettivi/traguardi dal Pnrr alla Politica di coesione".   In settimana Openpolis ha segnalato che sul sito della Commissione risulta la richiesta di revisione. 

"La richiesta di modifica in questione da parte delle autorità italiane è stata inoltrata dopo la presentazione della settima richiesta di pagamento da parte delle autorità italiane il 30 dicembre 2024 - spiega un portavoce dell'esecutivo Ue -. La Commissione sta ancora valutando la richiesta e invierà la sua valutazione preliminare sul raggiungimento da parte dell'Italia delle tappe e degli obiettivi richiesti per questo pagamento al Comitato Economico e Finanziario del Consiglio, una volta che il piano rivisto sarà stato adottato dal Consiglio". "In base al regolamento del Dispositivo di Ripresa e resilienza, la Commissione valuterà la richiesta di modifica del piano entro due mesi dalla presentazione ufficiale - ricorda il portavoce -. Lo Stato membro interessato e la Commissione possono concordare di prorogare il termine per la valutazione di un periodo ragionevole, se necessario. Pertanto, i tempi della valutazione possono variare e al momento non possiamo fornire ulteriori commenti".

Nei mesi scorsi il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e per il Pnrr Tommaso Foti aveva anticipato la volontà di chiedere una nuova revisione del Pnrr e più recentemente ha segnalato le difficoltà a ottenere un rinvio della data di scadenza degli obiettivi del Recovery (a fine giugno 2026), segnalando la probabilità che qualche progetto venga poi trasferito alla Coesione. 

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