Ad agosto 2025 l'inflazione scende
all'1,6% dall'1,7% di luglio, con una crescita dei prezzi al
consumo dello 0,1% su base mensile. Lo annuncia l'Istat
confermando le stime preliminari e sottolineando che il calo
dell'inflazione è dovuto principalmente alla flessione dei
prezzi dei Beni energetici (-4,8% da -3,4% di luglio).
Accelerano invece i prezzi nel settore alimentare (+3,8% da
+3,7%), per effetto dell'aumento del ritmo di crescita dei
prezzi dei prodotti non lavorati (+5,6% da +5,1%) parzialmente
compensato dalla lieve frenata di quelli dei lavorati (+2,7% da
+2,8%).
In agosto per gli italiani è stato comunque più costoso il
carrello della spesa. Il mese scorso infatti ha registrato
un'accelerazione su base annua i prezzi dei Beni alimentari, per
la cura della casa e della persona, salendo dal +3,2% a +3,4%. I
prezzi dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto mantengono
invece lo stesso ritmo di crescita tendenziale (+2,3%). Sale
inoltre, anche se in misura modesta, l'inflazione di fondo:
+2,1% da +2,0%.
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