Anche quest'anno l'irresistibile
magia del Derby Day, nonostante il forte richiamo del sole
estivo e delle spiagge romane, ha richiamato a sé un pubblico
straordinario: oltre 15.000 appassionati hanno riempito
l'Ippodromo Capannelle, trasformando gradinate e giardini in un
palcoscenico brulicante di emozione e attesa. Tradizione ed
eleganza, signori in abito elegante e signore adornate con i
cappellini d'ordinanza, si sono fuse con l'allegria di
tantissime famiglie e bambini, tutti uniti dall'emozione di
vivere una giornata da ricordare, culmine della quale è stata la
"madre di tutte le corse": il 142/o Derby Italiano di Galoppo.
Un'opportunità unica nella vita di un cavallo di tre anni,
dove 134 secondi possono significare l'eternità, per scolpire il
proprio nome nella storia del Nastro Azzurro.
Alle 17 in punto, i 18 cavalli al via del Derby sono schizzati
dalle gabbie per inseguire un sogno. Alla fine di una volata
entusiasmante, l'ultima decisiva 'stoccata' è stata quella di
Molveno, capace di scippare il successo al coriaceo Crazy Spirit
quando ormai già assaporava la vittoria, e forse l'avrebbe anche
meritata. Merito a Marco Ghiani - altro sardo di Oristano ma in
carriera oltremanica - in sella al vincitore, per non essersi
perso d'animo e con pazienza aver messo sulle gambe Molveno per
catapultarlo sul fuggitivo proprio in prossimità del traguardo.
Dietro ai due, a ridosso, i laureati delle classiche sul miglio,
con Lao Tzu, bravo a superare al fotofinish l'attesissima
femmina Klaynn. Felicitazioni alla scuderia Sagam per la
vittoria di Molveno, team milanese ma cavallo allenato in
Inghilterra alla sua prima corsa in Italia.
Emozioni anche nella seconda corsa di giornata per importanza,
il prestigioso 'Presidente della Repubblica'-Università Campus
Bio-Medico, gruppo III per gli anziani sui 1800 metri, vinto
senza eccessive sorprese dal favoritissimo della vigilia
Woodchuck, con il tempo di 1'46"08. Alle sue spalle Mordimi e
Bremen, finiti vicino ma nell'ordine.
Ma in questo 'Derby Day' hanno riscosso grande successo anche
le numerose iniziative collaterali che hanno polarizzato
l'attenzione del pubblico, a partire dallo spettacolo equestre
dal titolo "Uguali, insieme, liberi", un viaggio attraverso la
storia e i valori della Repubblica Italiana, raccontato
attraverso la forza, la grazia e la simbologia del binomio
donna-cavallo. Non poteva poi mancare il concorso "Eleganza
senza tempo", alla fine del quale è stata premiata la donna
considerata più chic, raffinata e glamour da una giuria 'ad hoc'
per l'occasione. Filo conduttore del concorso l'accessorio più
emblematico, "il cappello". Grande entusiasmo poi per 4 corse di
Mini Galoppo, riservate ai pony: una batteria di categoria A per
bambini e bambine di età compresa tra gli 8 e i 12 anni in
sella a pony sotto 1.30 m e tre batterie di categoria B per
ragazzi e ragazze tra i 10 e i 16 anni in sella a pony di
altezza superiore ai 131 cm.
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