Enel, Ansaldo energia e Leonardo
hanno raggiunto l'intesa per la costituzione di una partnership
societaria che opererà nel settore delle nuove tecnologie
nucleari con particolare riferimento agli Smr (Small modular
reactor) ad acqua di III generazione avanzata. La compagine
della società sarà composta da Enel, con il 51% e con la facoltà
di esprimere presidente e amministratore delegato, Ansaldo che
deterrà il 39% e Leonardo con il 10%. Enel, che avrà quindi la
maggioranza, è attualmente l'unica azienda energetica italiana
attiva nel settore, quale gestore e sviluppatore di impianti
nucleari all'estero.
L'intesa sulla partnership, anticipata oggi dal Sole 24 Ore e
dal Corriere della Sera, si concentrerà, preliminarmente, nelle
attività funzionali alla realizzazione del primo Smr in Italia,
così come alla ricerca teorica e al monitoraggio nel campo dei
reattori nucleari di IV generazione (Advanced modular reactor).
Poi la successiva attività realizzativa sarà subordinata, tra
l'altro, all'adozione di un quadro normativo sulla produzione da
energia nucleare. L'accordo ne rappresenta però un primo passo
importante ed il ministero dell'Economia, in collaborazione con
il Mase ed il Mimit, ha promosso il progetto che vuole
rappresentare un risultato tangibile della strategia del governo
di favorire sinergie tra le società partecipate per rafforzare
il posizionamento del Paese su ambiti tecnologici avanzati.
Secondo l'ultimo Piano nazionale integrato per l'energia e il
clima infatti il nucleare da fissione, e nel lungo termine da
fusione, potrebbero fornire al 2050 circa l'11% dell'energia
elettrica totale, con una proiezione verso il 22%. Inoltre, nel
Piano strutturale di bilancio a medio termine, presentato a
settembre 2024, il Governo ha indicato quale disegno di legge
collegato alla manovra la delega a introdurre un quadro
legislativo di riferimento per accogliere la proposta di ripresa
della produzione di energia nucleare in Italia a partire dal
2030.
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