Inter, pronto il rilancio per Lookman: cifre, strategia e tempistiche di Marotta e Ausilio

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I dirigenti interisti si spingeranno oltre i 45 milioni bonus compresi e si avvicineranno così ai 50, o giù di lì. I piani alti hanno scelto di aspettarlo ancora e hanno fissato una deadline

Francesco Pietrella

Giornalista

4 agosto 2025 (modifica alle 23:23) - MILANO

Viktor Navorski, alias Tom Hanks, avrebbe detto così: "I wait". "Io aspetto". E l’Inter seguirà il suo esempio: una decina di giorni e non di più. Poi, se lo stallo dovesse proseguire, virerebbe su un altro profilo. La scena più famosa di “The Terminal” serve a spiegare la strategia di Ausilio e Marotta per riuscire a fare scacco matto all’Atalanta per Ademola Lookman, il prescelto per completare il tridente. 

La strategia

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Le parole di Luca Percassi non hanno smosso di un centimetro il piano degli interisti, pronti ad aspettare un segnale forte della Dea e poi rilanciare, perché rilanceranno. Il tutto seguendo due concetti importanti: nessun ultimatum, ma dieci giorni di tempo. Il tempo che la società si è data per aspettare l’obiettivo numero uno dell’estate. Il terzo strappo della punta è stato forte. Prima le foto con la maglia nerazzurra cancellate dai social, poi il lungo comunicato pubblicato su Instagram e infine, ieri pomeriggio, l’allenamento saltato. Il tutto mentre fuori dal centro sportivo di Zingonia sventola da due giorni uno striscione emblematico: "Adesso basta. Procuratori indegni e giocatori ingrati, rispettate i tifosi e chi vi ha valorizzato". Un messaggio dritto al cuore del nigeriano, protagonista di 52 gol in tre stagioni al Gewiss Stadium. Sui social c'è chi lo ha invitato ad andarsene e chi lo ha chiamato "ingrato", "irriconoscente". Ai tifosi non sono andati giù i modi con cui l'attaccante ha scelto di comunicare la volontà di andare via da Bergamo. 

Pronto il rilancio

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Ademola ha ribadito la sua scelta, ovvero volgere lo sguardo a Ovest e andare a San Siro alla corte di Chivu, pronto a plasmare il ThuLaLo. Thuram, Lautaro e Lookman. Un tridente pieno di gol affiancato da Bonny - subito in gol nel primo test contro l'Under 23 - e Pio Esposito, reduce da un buon Mondiale per Club e da 19 gol a La Spezia in Serie B. Nelle ultime settimane, comunque, Lookman ha detto no al Napoli e all’Atletico Madrid. È rimasto fedele all’accordo siglato con l’Inter sulla base di 4,5 milioni netti l’anno fino al 2030, ammortizzati dal Decreto Crescita. Il nigeriano vuole la Milano nerazzurra. L’Inter lo sa ed è pronta a rilanciare ancora: il 17 luglio ha presentato una prima offerta all’Atalanta sulla base di 40 milioni di euro. Rifiutata. Il 29, dopo l’incontro in lega tra il presidente dell’Inter Beppe Marotta e l’amministratore delegato della Dea Luca Percassi, i bergamaschi hanno detto no alla seconda proposta di 45 milioni bonus compresi. Ora i piani alti interisti sono pronti a ritoccare l’offerta una seconda volta. E lo faranno presto. Nella giornata di ieri non ci sono stati contatti. 

Dieci giorni

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L’Inter rilancerà. Ormai è chiaro. Andrà oltre i 45 milioni bonus compresi e si avvicinerà ai 50, o giù di lì. I piani alti hanno scelto di aspettarlo ancora una decina di giorni. Un tempo importante considerando le prossime partite: prima di sfidare il Torino a San Siro il 25 agosto per il debutto in campionato, i nerazzurri giocheranno tre amichevoli contro Monaco (8 agosto), Monza (12) e Olympiacos (16). L’obiettivo è regalare a Chivu una punta con queste caratteristiche entro l’inizio della Serie A. Lookman è la priorità, ma se il nodo non dovesse sciogliersi allora l’Inter virerebbe su un altro profilo. Christopher Nkunku, punta esterna del Chelsea reduce da un’annata da 14 gol in 35 partite, è sempre nella short list dei piani alti. Il problema da limare è il cartellino: il francese guadagna 6,5 milioni netti l’anno e ha un contratto fino al 2029. La politica nerazzurra impone la solita attenzione ai costi degli ingaggi. Quello dell’ex Lipsia pesa parecchio. Andrebbe trovata una quadra con gli agenti e coi Blues. Ma non nei prossimi giorni. Al momento, la priorità dell’Inter batte sempre bandiera nigeriana.

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