Inter, ora il calendario come amico. Atalanta, manca Gasp. Il Napoli può sorprendere

2 ore fa 1
Inter Milan's French forward #09 Marcus Thuram celebrates scoring the opening goal with teammates during the UEFA Champions League first round day 1 football match between Ajax Amsterdam and Inter Milan, at the Johan Cruijff ArenA in Amsterdam, on September 17, 2025. (Photo by NICOLAS TUCAT / AFP)

COMMENTO

Contenuto premium

Messaggi contrastanti dalle prime due serate di Champions. La lezione del Psg non si compra al calciomercato

Fabio Licari

Giornalista

18 settembre - 08:21 - MILANO

Ma non dovevano essere stanchi dal Mondiale quelli del Psg? Eppure correvano come dannati fino al 90’, belli e umili, campioni d’Europa alla ricerca dell’ennesimo gol, mai sazi contro una derelitta Atalanta che nel primo quarto d’ora ha visto tutti gli incubi possibili. Poteva essere un diluvio: per come è finita, 0-4, Juric dovrebbe quasi essere contento. Ma il debutto di Parigi è un’altra spia che non può essere sottovalutata, così come le cinque reti al Lecce non dovevano illudere. Devono chiarirsi a Bergamo su obiettivi, sistemi tattici, uomini, idee, forse anche sulla guida tecnica. Cercare l’uomo contro uomo con la faccia spaurita è un invito all’aggressione immediata. Non c’era da illudersi contro il Psg, ma dell’Atalanta sfrontata e cattiva di Gasp, sempre alla pari con le grandi, Barça, Arsenal, Real Madrid, City, rimane poco. La lezione del Psg, cioè atteggiamento mentale prepotente e condizione fisica super, il tutto con l’inarrivabile collante Vitinha, non è in vendita al calciomercato: dovrebbe essere mandata a memoria dalle italiane. Siamo sicuri che il Napoli ci proverà da subito contro un City attaccabile, come s’è visto anche al Mondiale. Sfida anche filosofica tra Guardiola e Conte che potrebbero essere Cicerone e Di Pietro. Ma il secondo, occhio, ha fatto saltare un sistema cinquantennale. Non s’inventa da un giorno all’altro la Champions, e nessuno chiede assalti scriteriati, ma per acquistare la dimensione dell’Inter degli ultimi tre anni non c’è che una strada: superare un ostacolo dopo l’altro, più difficili sono meglio è. 

Abbonati, puoi disdire quando vuoi.

Leggi l’intero articolo