Il baby resta la prima scelta e in Emilia pensano a Sebastiano. Piace De Winter come alternativa
I piani per l’attacco non cambiano quelli per la difesa. E allora, più esplicitamente, Lookman non esclude Leoni. Il gioiello classe 2006 del Parma era in cima alla lista dell’Inter per rinforzarsi - e rinnovarsi - là dietro e ci rimane con forza. Leoni, puntato dai dirigenti nerazzurri già la scorsa estate quando giocava con la Samp, è la prima scelta perché risponde perfettamente al profilo del difensore che mette d’accordo tutti: dalla proprietà, che promuove investimenti sui talenti futuribili da valorizzare, fino ovviamente allo stesso Chivu, che di Leoni ha fatto un titolare fisso nel Parma con cui ha conquistato la salvezza prima di accomodarsi sulla panchina dell’Inter.
lookman
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L’assalto a Lookman non cambierà la somma che l’Inter è disposta a mettere sul piatto per il centrale del Parma: i nerazzurri possono a spingersi fino a una trentina di milioni e, anche se la richiesta degli emiliani per il momento non si smuove da quota 40, la fiducia in viale della Liberazione resta intatta. Anche perché la chiave per sbloccare l’operazione può essere Sebastiano Esposito: Inter e Parma ieri hanno discusso della possibilità di inserire il fratello maggiore di Pio nell’affare Leoni. Occorreranno pazienza e nervi saldi, ma occorrerà anche che le attenzioni del Liverpool rimangano tali, senza tradursi in una offerta concreta.
le alternative
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Per questo l’Inter si è guardata intorno, cautelandosi con almeno un paio di alternative. La prima pista conduce a Koni de Winter, 23enne belga del Genoa che conosce la Serie A e che il ds Piero Ausilio segue da tempo: di lui, Inter e Genoa hanno parlato durante la chiusura dell’affare Valentin Carboni, per la fattibilità dell’operazione non ci sono controindicazioni, con 25-30 milioni De Winter potrebbe traslocare a Milano. L’altra strada porta in Olanda, a David Hancko. Siamo su un profilo diverso da quelli di Leoni e De Winter, perché lo slovacco del Feyenoord a dicembre compirà 28 anni e ha sulle spalle una discreta esperienza nelle coppe. Quello che non cambia è il costo del cartellino, che oscilla sempre tra i 25 e i 30 milioni. Ovvero la cifra che l’Inter ha messo in conto di investire per rifarsi il trucco davanti a Sommer, finanziandola grazie alle uscite in altri reparti. Dovesse arrivare un’offerta monstre per Bisseck, poi, il denaro da reinvestire crescerebbe, ma questo è un altro discorso. Staremo a vedere.