Per il Mondiale per club già pronti Sucic e Luiz Henrique, ma prosegue la strategia per rinforzare la rosa nerazzurra. Da Bonny a Lucumì, tutti i nomi
Dove si rifarà il trucco, una volta asciugata questa valle di lacrime? Molto, non tutto, di ciò che accadrà all’Inter, ancora sgomenta dopo Monaco, dipenderà dalla risposta alla domanda in questione. Il club promette, sì, un buon maquillage, ma senza eccessi davanti allo specchio, nonostante le rughe del tempo. Non può garantire la rifondazione profonda che, almeno in partenza, vorrebbe Simone Inzaghi. Insomma, le colonne del tempio resteranno al loro posto, anche se un po’ scheggiate dalla tempesta parigina. Ci saranno cambi tarati in base alle uscite, strategici, ma non quanti ne vorrebbe il tecnico per ripartire con un progetto completamente nuovo.
obiettivo rasmus
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La stagione impone interventi sostanziali, soprattutto, dietro alla ThuLa: c’è un budget di 40, milione più milione meno, per un colpo grosso là davanti. Sarà un titolare aggiunto perché l’era sbiadita delle terze punte alla Taremi è terminata: il budget non basterebbe per comprare subito per intero Rasmus Hojlund, che col nerazzurro (atalantino) in Italia era partito a razzo. Il 22enne ex atalantino è il preferito della casa, anche perché il flop allo United lo ha fatto precipitare sul mercato: ci sono possibilità reali di strappare un prestito con diritto ai rossi di Manchester, che due anni fa avevano speso 75 milioni (più 10 di bonus). In ogni caso, l’idea nerazzurra è di raddoppiare il colpo in attacco, anche perché ci sarà abbondante spazio da riempire, sempre secondo le linee guida di Oaktree: urgono giovani volenterosi, talenti da lanciare subito. Su questa strada, i dirigenti vedono in Ange-Yoan Bonny, 21enne del Parma, un potenziale Marcus Thuram del domani, mentre per il “Torito” Santiago Castro il Bologna ha alzato le barricate.

gli altri
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Da parte sua, nella pancia dell’Allianz sabato a notte fonda, Simone non si è morso la lingua neanche nel momento in cui ha dovuto accennare al mercato, argomento scottante in questi anni: da quando Inzaghi è a Milano, stagione 2021-22, il Psg campione d’Europa ha una spesa netta di 519 milioni, mentre l’Inter è in negativo a -114. Non un burrone, ma una voragine. "Il club ne ha presi due, ma sa che ne servono altri...", ha rimarcato il tecnico. A sentire il proclama in sala, entrato più o meno in quel momento, c’era il suo presidente: Beppe Marotta lo ha ascoltato attentamente prima di andare in zona mista e ribadire in pubblico il progetto del club: l’idea è sottoporgli un rinnovo di contratto per proseguire insieme. Il primo dei due a cui si riferiva Inzaghi è Petar Sucic, mezzala croata con le stimmate del predestinato, preso da tempo con tanto di visite milanesi e firma: ci aveva pure pensato, ma alla fine non è andato all’Allianz per sostenere la “sua” squadra. Da tempo, però, pensa a quando si vestirà di nerazzurro al Mondiale per Club. Il secondo, Luiz Henrique, 24enne esterno brasiliano prelevato dal Marsiglia, è stato di fatto ufficializzato delle parole solenni del tecnico: per una stagione almeno, si affiancherà a Dumfries sulla fascia destra, poi chissà. Semmai, sugli “altri” acquisti espressamente richiesti casca l’asino: sul loro numero, ma anche sul loro valore. Di certo, soprattutto in caso di partenza di Bisseck, si aggiungerà un pezzetto in difesa: piacciono entrambi i centrali bolognesi, oltre all’olandese Sam Beukema anche il compagno colombiano John Lucumì. In più, si studia anche il colpo Koni De Winter, classe 2002 del Genoa di formazione Juve. In mezzo, Sucic non rimarrà da solo se partisse pure Asllani, oltre allo scalpitante Frattesi.