Martedì la giunta cittadina ha detto sì al progetto del restyling approvando i 12 punti che dovranno ispirarne il progetto: previsti - tra gli altri - 10mila posti in più, skybox, posti vip, il museo "Maradona experience" e l’eliminazione della pista di atletica
Alessandra Vaccaro
24 ottobre 2025 (modifica alle 18:43) - NAPOLI
Lo stadio Diego Armando Maradona s’ha da fare. Anzi, sarebbe più onesto dire che l’impianto di Fuorigrotta deve essere ristrutturato per partecipare ad Euro 2032. Il Comune di Napoli non vuole farsi sfuggire l’occasione di essere la quinta città italiana a ospitare il torneo europeo, che sarà itinerante tra Italia e Turchia. Martedì scorso, infatti, la giunta cittadina ha detto sì al progetto del restyling dell’ex San Paolo, approvando i 12 punti che dovranno ispirarne la progettazione. Dovrebbero venir fuori 10mila posti in più, skybox, posti vip, il museo Maradona experience e l’eliminazione della pista di atletica. Quindi la distanza dal terreno di gioco sarà tra i 7 e 10 metri, a seconda dei settori (oggi la distanza è in media di 30 metri).
linee guida
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Il progetto che darà un volto nuovo al Maradona prevede linee guida specifiche per l’accessibilità, vie di fuga (anche per eventi non calcistici), servizi sanitari all’avanguardia e un’eventuale zona dedicata alle attività di ristorazione e commerciali (circa 30 mila metri quadrati). Il rifacimento dell’impianto riguarda anche la copertura, si potrebbe riprendere ed estendere quella attuale, o addirittura rifarla: il progetto prevede l’applicazione di pannelli solari e un sistema di recupero dell’acqua piovana, da riutilizzare, ad esempio, per gli scarichi.
molto lavoro
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Insomma, nell’impianto di Fuorigrotta c’è da lavorare e tutto dovrà procedere secondo principi di sostenibilità, oltre che nel rispetto delle normative Uefa per la partecipazione all’Europeo. Grande attenzione anche agli accessi e alla viabilità. È prevista, infatti, la liberazione dell’area di via Tansillo, attraverso il recupero dei parcheggi sotterranei lato tribune e la creazione di un nuovo ingresso. Inoltre, si prevede il recupero del parcheggio sotterraneo lato tribune pari a 26 posti auto oltre che svariati posti moto. Siccome lo stadio Maradona sorge in centro città, l’amministrazione si è fatta carico anche dello studio di misure di riduzione degli effetti acustici nelle zone abitate più vicine all’impianto.
punto 12
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Ultimo, ma non per importanza il punto 12, che suona come un messaggio al presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, neanche troppo implicito. Recita: “Opzione riduzione lavori: le alternative al PFTE dovranno anche contenere una opzione di riduzione dei lavori qualora si giunga alla determinazione di utilizzare l’impianto unicamente per eventi, attività congressuali ed altri eventi sportivi”. Per farla breve, il Comune, qualora il presidente del Napoli volesse iniziare l’iter per la costruzione di un suo stadio di proprietà, portando avanti il progetto dell’impianto azzurro nella zona di Poggioreale, procederebbe comunque con il restyling ma non con finalità esclusivamente calcistiche. Complessivamente la spesa stimata per i lavori di riammodernamento del Maradona è di almeno 200 milioni, che dovrebbero provenire dalle casse regionali. Del resto, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, si è fatto già promotore dei lavori di ristrutturazione dello stadio Arechi e del centro sportivo nella città di Salerno che stanno procedendo in maniera spedita, tanto che il sindaco della città granata, Vincenzo Napoli, un mesetto fa ha scritto direttamente a Gravina per candidare il suo impianto a Euro 2032.
il sindaco
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Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi fa sapere che “il comune di Napoli è pronto a mantenere l’impegno preso con la UEFA e la FIGC, ovvero avere il progetto di Fattibilità Tecnico Economica approvato entro giugno 2026”. È questa la deadline fissata. E conclude: “La candidatura per Euro 2032 è una sfida che vogliamo cogliere con ambizione e responsabilità, offrendo alla città un impianto all’avanguardia, capace di generare valore sportivo, culturale ed economico”. Il Masterplan ha tenuto conto di tutti i dettami Uefa per superare l’esame Euro 2032. E se proprio non dovesse bastare, Napoli potrebbe giocarsi anche la carta del romanticismo, facendo leva sul fascino dello stadio dove ha giocato il calciatore più forte di tutti i tempi, che non a caso porta il suo nome.










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