Imola, spunta una Ferrari tutta nera: Perez al volante per i test Cadillac. L'accordo con Maranello

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Dalla SF-23 senza loghi al debutto del team americano: due giorni di prove per affinare procedure e affiatamento, mentre Bottas resta bloccato dal contratto Mercedes

Jacopo Moretti

13 novembre - 14:03 - MILANO

Gli appassionati che questa mattina si sono affacciati sulle tribune dell’Autodromo di Imola saranno rimasti stupiti. Già, perché ad accoglierli tra i cordoli dell’Enzo e Dino Ferrari c’era una Ferrari F1… completamente nera. E alla guida? Né Leclerc né tantomeno Hamilton, ma Sergio Perez. Ma cosa ci fa l’ex Red Bull al volante di una monoposto del Cavallino? E perché usa una macchina senza loghi e sponsor?

LA FERRARI "NERA"

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Andiamo con ordine. L’ultima volta che a Maranello si era vista una Ferrari che di “rossa” aveva ben poco era il 1997. Si trattava di una F300 full black, monoposto realizzata per la stagione 98’ ma che Schumacher, ancora scottato dalla sconfitta con la Williams di Villeneuve nel mondiale appena concluso, volle provare in anticipo a Fiorano. Questa volta, però, i test segreti non c’entrano (guai anche solo a nominarli, viste le strettissime linee guida previste dalla Federazione) bensì si tratta di due giornate di prove organizzate dall’americana Cadillac.

CADILLAC… MA MANCA BOTTAS

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Il gigante made in Usa il prossimo anno farà il suo esordio in Formula Uno, una sfida non da poco, considerando che con lei debutterà anche una nuova generazione di monoposto e di power unit. Ma, questioni tecniche a parte, la scuderia guidata da Graeme Lowdon ha scelto di organizzare un test TPC (Testing of Previous Car) soprattutto per permettere a Perez e alla squadra di prendere confidenza con le procedure di un Gran Premio. E Bottas? Il finlandese dovrà aspettare prima di mettere nuovamente le mani su una Formula Uno. Colpa (o merito) di Toto Wolff, che fino al termine del mondiale 2025 si è assicurato Valtteri come terzo pilota al fianco di Russell e Antonelli.

UNA ROSSA IN PRESTITO

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Venendo alla rossa affidata al messicano, si tratta della SF-23, monoposto guidata da Leclerc e Sainz nel mondiale 2023 e che, negli accordi tra il Cavallino e Cadillac è stata “prestata” alla scuderia americana per sopperire all’assenza di monoposto con cui girare in pista. Ma perché proprio una Ferrari? Sul finire dello scorso anno Maranello e la General Motors, il gruppo che controlla la Cadillac, hanno siglato un accordo che prevede la fornitura di motori e cambio per la scuderia statunitense a partire dal 2026. Una partnership tecnica a tutti gli effetti, in attesa che la squadra a stelle e strisce si doti di una propria power unit. E nell’intesa tra i due team c’è anche un capitolo “prestiti” (si fa per dire), ove è stato previsto che la rossa avrebbe rispolverato una delle sue monoposto per favorire i test Cadillac.

IL TEST

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Ma a Maranello hanno voluto fare le cose con cura, e allora la vettura oggi nelle mani di Perez è stata rodata martedì a Fiorano da Arthur Leclerc, fratello di Charles e pilota responsabile dello sviluppo per il Cavallino. Poi – come riportato da Motorsport.com - un gruppo di meccanici ha seguito la monoposto in direzione Imola, aiutando i colleghi della Cadillac nella preparazione dei box. E ora tocca a “Checo”: per il messicano si tratterà soprattutto di ripassare le procedure e migliorare l’affiatamento con la sua nuova squadra. Del resto, spiega il team principal Lowdon: “Non stiamo testando la macchina, stiamo testando le persone”.

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