Il Toro vince, Cairo sorride: "Che bello vedere in campo i nostri giovani"

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Il presidente dei granata sull’esordio del 19enne Perciun e il gol di Dembelé: "Tutti cresciuti con noi, sono molto felice"

Dal nostro inviato Mario Pagliara

24 aprile - 00:32 - TORINO

È la casa dei giovani questo Toro, che non perde occasione per rinnovare la vocazione (e tradizione) di essere un floridissimo vivaio nel quale nascono talenti. Durante i diciannove anni di gestione del club di Urbano Cairo, il settore giovanile è sempre stato un fiore all’occhiello: prima ancora degli scudetti e delle coppe, ciò che veramente ha differenziato il Toro è stata la grande quantità di promesse lanciate in prima squadra. E ieri sera la tradizione si è nuovamente rinnovata, quando la mezzala classe 2006 Perciun (debutto in Serie A nel giorno del diciannovesimo compleanno) ha avuto lo spunto sulla fascia destra firmando un “mezzo” assist, e poi nel cuore dell’area il difensore 2004 Dembelé ha piazzato il due a zero. Il suo primo gol in Serie A. "Sono molto felice dell’esordio in Serie A di Perciun e del gol di Dembelé – racconta il presidente del Toro, Urbano Cairo -. È stata una bella vittoria in una buona partita nella quale siamo stati belli compatti. Ma la cosa che mi ha fatto più felice è che nel secondo tempo avevamo in campo Perciun, Dembelé e Gineitis (un 2004, ndr), tutti e tre cresciuti nella nostra Primavera. E se non fosse stato infortunato, avremmo avuto anche Njie (nato nel 2005, ndr): questo avrebbe significato quattro giocatori su undici cresciuti nel nostro settore giovanile. È una bella cosa".

Ragazzi d’oro

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 Alla fine della partita, il presidente Cairo si è personalmente complimentato con Dembelé: a Firenze, nell’ormai lontanissimo 19 gennaio, era stato un protagonista in negativo, ieri si è riscattato. "Gli ho fatto i complimenti. L’importante non è cadere, ma rialzarsi e lui è stato bravo a recuperare e a ripartire – prosegue il presidente Cairo -. È un ragazzo fantastico, un grande lavoratore, uno di quei ragazzi che ci mette sempre grande impegno. Devo riconoscere che è anche cresciuto fisicamente in una maniera incredibile, è diventato un giocatore importante anche dal punto di vista della fisicità". I suoi ragazzi d’oro lo hanno reso felice, e un’ora dopo la fine della partita arriva anche Perciun (con il quale si era congratulato in campo), accompagnato dalla mamma e dal papà, a salutarlo. "Dembelé ha giocato poco, ma anche soltanto allenarsi con la prima squadra è stato molto utile per lui – continua -. La scelta di restare con noi e ogni tanto di entrare gli ha dato qualcosa in più".

Zapata 2027

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 Quella di ieri è stata la prima occasione per commentare il rinnovo della scorsa settimana di Duvan Zapata fino al 2027. "Siamo contenti, con Duvan c’è un rapporto speciale – svela il presidente -. Eravamo dispiaciuti per l’infortunio, ma crediamo molto in lui: è un grande leader, una grande persona, quindi abbiamo rinnovato. Gli ho visto fare venti minuti di corsa a un buon livello al Filadelfia. Siamo a metà aprile, l’obiettivo è che possa tornare in gruppo nel ritiro estivo: ha davanti a sé due mesi e mezzo, è un bel tempo. E lo stesso vale anche per Schuurs, saranno due nuovi acquisti".

Adams

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Il tifoso granata si è goduto il decimo gol italiano di Adams: nove in Serie A, uno in Coppa Italia. "Gli manca un gol per raggiungere i dieci in Serie A di Denis Law – dice Cairo -. Ha eguagliato il suo record personale in Premier (9 gol nel 20-21, ndr) e ha ancora davanti a sé cinque partite. Ha fatto passi da gigante, è un giocatore di qualità con il fiuto del gol". L’ultima battuta è sulla corsa scudetto: domenica il Toro andrà a Napoli, poi a maggio ospiterà l’Inter. "Noi dobbiamo dare il meglio con tutti, sono due partite importanti". A Napoli magari riabbraccerà Buongiorno per il quale ha sempre avuto una predilezione particolare: "Lo sento sempre, siamo rimasti in grandi rapporti". 

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