Il Papa 'nessun algoritmo può sostituire poesia, ironia, amore'

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Nell'educazione gli algoritmi non potranno mai sostituire la creatività umana. Lo scrive il Papa nella Lettera apostolica dedicata al mondo dell'educazione. Allo stesso tempo bisogna adeguarsi ai nuovi tempi senza avere paura delle novità. "Per abitare questi spazi - indica il Papa nel documento 'Disegnare nuove mappe di speranza' - occorre creatività pastorale: rafforzare la formazione dei docenti anche sul piano digitale; valorizzare la didattica attiva; promuovere service-learning e cittadinanza responsabile; evitare ogni tecnofobia. Il nostro atteggiamento nei confronti della tecnologia non può mai essere ostile, perché il progresso tecnologico fa parte del piano di Dio per la creazione".
    Questo richiede tuttavia "discernimento sulla progettazione didattica, sulla valutazione, sulle piattaforme, sulla protezione dei dati, sull'accesso equo. In ogni caso, nessun algoritmo - sottolinea Leone XIV - potrà sostituire ciò che rende umana l'educazione: poesia, ironia, amore, arte, immaginazione, la gioia della scoperta e perfino, l'educazione all'errore come occasione di crescita". Quindi "il punto decisivo non è la tecnologia, ma l'uso che ne facciamo.
    L'intelligenza artificiale e gli ambienti digitali vanno orientati alla tutela della dignità, della giustizia e del lavoro; vanno governati con criteri di etica pubblica e partecipazione; vanno accompagnati da una riflessione teologica e filosofica all'altezza". Infine un suggerimento: "Meno cattedre e più tavole dove sedersi insieme, senza gerarchie inutili, per toccare le ferite della storia e cercare, nello Spirito, sapienze che nascano dalla vita dei popoli".
   

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