Il mare di Madrid, il rap, l'inglese dei figli di Sheva: quando il mercato lo fanno le donne

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French player Zinedine Zidane and his wife Veronique watch the 2000 European championship qualifier match between France and Ukraine 27 March 1999 at the Stade de France in Saint-Denis, north of Paris. Zinedine Zidane did not particpate at the match as a result of a knee injury.
(ELECTRONIC IMAGE) (Photo by PATRICK HERTZOG / AFP)

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Storie di mamme, mogli e fidanzate che condizionano le trattative. La signora Zidane, che lasciò la Juve, voleva la spiaggia, che non c'è...

Furio Zara

31 agosto - 10:50 - MILANO

Per amore solo per amore calciatori di rinomata fama rifiutano un trasferimento, prendono tempo, smanettano con il cellulare quando parlano in call con i dirigenti che cercano di capire se c’è margine per la trattativa oppure no, si presentano in ciabatte al check-in per un volo andata/ritorno di ventiquattro ore, si sfilano da una carriera che pretenderebbe altri doveri, rivendicando solo il diritto di trascorrere più tempo possibile, online o dal vivo, con la donna che amano. Al cuor non si comanda, a Saweetie nemmeno. Lei è una rapper americana, lui è Jadon Sancho. Il “no” di Sancho alla Roma rievoca tante altre storie di donne - mogli fedeli nei secoli, fidanzate da click-baiting, amanti part-time o con diritto di riscatto, madri agenti e onnipresenti, sorelle suggeritrici - che in questi anni hanno indirizzato, diciamo così, il calciomercato. Scelte, si tratta di questo.

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