Il Cdm approva il Rendiconto, migliorati i saldi

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Il consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge relativo al Rendiconto generale dello Stato per il 2024 e le disposizioni per l'assestamento di bilancio per l'anno 2025. Secondo quanto si apprende il rendiconto, che è stato parificato dalla Corte dei Conti lo scorso 26 giugno, evidenzia un miglioramento di tutti i saldi sia per competenza sia per cassa.

In base ai risultati della gestione finanziaria 2024, in termini di competenza il saldo netto da finanziare e il ricorso al mercato sono stati rispettivamente pari a 107.543 milioni e 393.108 milioni. In termini di cassa, i livelli effettivamente conseguiti dai saldi sono stati pari, rispettivamente, a -151.482 milioni per il saldo netto da finanziare e a -435.411 milioni per il ricorso al mercato.

Via libera definitivo del Consiglio dei ministri al ddl 'Merito', con qualche modifica, sulla misurazione e valutazione della performance e sviluppo di carriera nella Pa. Il provvedimento, già approvato in sede preliminare lo scorso 13 marzo, ha acquisito, il 12 giugno, il parere favorevole della Conferenza unificata. Ora passerà all'esame della Camera e poi del Senato. "Con il passaggio definitivo in Consiglio dei ministri del disegno di legge sul merito segniamo un ulteriore passo avanti nell'iter di questo provvedimento, che ora verrà esaminato dal Parlamento" afferma il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo a margine del Consiglio dei ministri odierno. "Passiamo da un approccio 'burocratico' a uno per 'obiettivi' in cui contano i risultati raggiunti. Ai dirigenti viene attribuita la responsabilità di creare ambienti di lavoro ancora piú dinamici e stimolanti per offrire servizi sempre piú in linea alle esigenze dei nostri utenti, cittadini e imprese", conclude il ministro. Durante l'esame in Conferenza Unificata sono state introdotte disposizioni per rendere applicabili le nuove disposizioni anche alle Regioni, alle province e ai comuni, alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e Bolzano, spiega una nota.

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