Il caso Lookman e quei procuratori che non aiutano i giocatori (né il calcio)

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Atalanta's Ademola Lookman celebrates after goal 3-2 during the Italian Serie A soccer match Atalanta BC vs ACF Fiorentina at Gewiss Stadium in Bergamo, Italy, 15 September 2024. ANSA/MICHELE MARAVIGLIA

Nel caso Lookman, oltre a quello del giocatore fa discutere il comportamento degli agenti, ovvero coloro che dovrebbero salvaguardare la carriera dei propri assistiti

Alessandro Vocalelli

Opinionista

16 settembre - 14:38 - MILANO

Chissà cosa deve aver pensato Ademola Lookman nel vedere i propri compagni allenarsi, prepararsi, concentrarsi, in vista della partenza per Parigi. Dove è in programma una partita non solo importantissima, ma anche affascinante. Per l’Atalanta, per i tifosi, per Juric e per tutti quelli che avranno la fortuna di essere in campo. Perchè non capita tutti i giorni, e chissà quante volte capita nella carriera di un calciatore, di affrontare i Campioni d’Europa in carica, in un ambiente meraviglioso e con gli occhi del mondo del calcio addosso. Un’occasione, se non unica e irripetibile, comunque da cogliere al volo. E vivere con l’intensità e la passione che qualsiasi professionista sicuramente continua a coltivare, al di là degli interessi e dei lauti ingaggi che questo sport garantisce. Fatto sta che Lookman, invece, preparerà il suo borsone semplicemente per tornare a casa e sistemarsi davanti alla tv. 

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